«Non sullo stesso palco di Gino Cecchettin»: la rabbia delle donne dem per l’invito di Cruciani al Prospero Fest di Monopoli

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L’invito di Giuseppe Cruciani alla rassegna letteraria Prospero Fest nella città di Monopoli non è andata giù alle donne democratiche di Monopoli. Il gruppo legato al Pd ha espresso sui propri canali social il disappunto verso l’organizzazione del Prospero Fest e, in particolare, contro l’Assessora alla Cultura e all’Istruzione, Rosanna Perricci, per l’invito del popolare conduttore radiofonico, volto de La Zanzara. «Alla luce delle recenti e gravissime affermazioni rilasciate da Giuseppe Cruciani in merito al femminicidio della giovane Martina Carbonaro in cui, ancora una volta si dichiara contro la definizione di femminicidio, comparandolo all’omicidio e quindi svuotandolo del suo carattere di aggravante, riteniamo doverosa una riflessione dell’Amministrazione comunale di Monopoli sull’opportunità di tale invito».La presenza di Cruciani al Prospero Fest Giueppe Cruciani è stato invitato il giorno 15 giugno sul palco di Monopoli per presentare il suo ultimo libro Via Crux. Contro il politicamente corretto, e nel manifesto di presentazione si legge «un vero e proprio manifesto libertario contro uno dei grandi “nemici contemporanei”: il linguaggio intriso di politically correct che, secondo Cruciani, pervade la nostra quotidianità uccidendo la creatività e l’individualità». Le donne dem di Monopoli contestano al conduttore le affermazioni in una delle ultime puntate del suo show La Zanzara, in cui, a proposito del delitto di Afragola, rimarcava l’inesistenza del reato di femminicidio. «Prima di quelle dichiarazioni non avevamo niente da dire sul suo invito – affermano le donne dem -. Naturalmente non intendiamo censurare nessuno ma stabilire quanto sia efficace, in questo contesto storico-sociale, non prestare la massima attenzione alle scelte effettuate».Le critiche per la presenza di Cruciani e Gino Cecchettin insiemeNel post si sottolinea l’inopportunità di invitare nella stessa manifestazione Gino Checchetin e Giuseppe Cruciani: «La prossima edizione del Festival, che vedrà la partecipazione di Gino Cecchettin, padre di Giulia Cecchettin, brutalmente uccisa e divenuta simbolo di una ferita ancora aperta nel nostro Paese, invitando tra i suoi ospiti una figura la cui visione pubblica risulta palesemente dissonante rispetto ai valori di rispetto, responsabilità e consapevolezza, sminuisce un evento culturale di rilievo che può avere un ruolo comunicativo anche sul tema della violenza di genere».La rispsota dell’assessora L’Assessora alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Monopli, Rosanna Perricci, ha risposto alle sollecitazioni del gruppo: «Cruciani non viene a parlare di femminicidio. Il tema mi sta così a cuore che ho invitato chi ha subito sulla sua pelle le conseguenze, cioè Gino Cecchettin. Cruciani presenterà il suo libro. “Prospero Fest” è un festival di letteratura, democratico, e dà vita ha un confronto di visioni. Ci stupiscono queste richieste di censura da chi professa libertà di espressione». Ma anche su questo aspetto le donne dem hanno ribattuto: «Certo, non parla di femminicidio. Ma per la risonanza delle sue dichiarazioni – che sono state riprese da più giornali – l’associazione è inevitabile. Si decide di dare spazio a chi ha “idee diverse” riguardo un tema su cui non è il caso avere idee diverse, muoiono ragazzine»L'articolo «Non sullo stesso palco di Gino Cecchettin»: la rabbia delle donne dem per l’invito di Cruciani al Prospero Fest di Monopoli proviene da Open.