«Ancora un anno per lo stop ai diesel Euro 5», la Lega punta al rinvio: che cosa vuol fare con i parchi per guadagnare tempo

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La promessa di «fermare» lo stop alle auto Euro 5 nel Nord Italia è stata parzialmente mantenuta. La Lega di Matteo Salvini ha presentato ufficialmente un emendamento al Decreto infrastrutture, nel tentativo di posticipare il blocco dei mezzi più inquinanti di almeno dodici mesi. La decisione se anticipare l’applicazione o rinviarlo ulteriormente sarebbe lasciata in mano alle singole Regioni, vale a dire Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Cosa prevede l’emendamento della Lega«Non se ne parla neanche», così Matteo Salvini aveva preannunciato la mossa in un’intervista al Corriere della Sera. Lo stop ai motori a gasolio più datati dovrebbe partire dal prossimo mese di ottobre, ma è un limite che la Lega reputa troppo stretto. Da qui, l’emendamento presentato al Decreto che prevede la posticipazione al 31 ottobre 2026 delle più stringenti limitazioni. A cui si aggiungerebbe l’assoluta autonomia delle singole Regioni di decidere se anticipare l’entrata in vigore dello stop rispetto al nuovo termine oppure, al contrario, rinviarlo ulteriormente. «Tutela dell’ambiente? Compensiamo altrove, facendo più parchi»Il rinvio eventuale del blocco dei motori Euro 5, si legge ancora nell’emendamento, dovrà ovviamente essere «accompagnato da misure compensative di tutela dell’ambiente». Insomma, se non limitano le emissioni dai vecchi motori a gasolio per andare incontro ai bisogni delle famiglie, da qualche altra parte un tetto alle emissioni bisogna porlo. Ad esempio, l’efficientamento energetico degli edifici oppure l’aumento delle aree pubbliche dedicate esclusivamente al verde. L'articolo «Ancora un anno per lo stop ai diesel Euro 5», la Lega punta al rinvio: che cosa vuol fare con i parchi per guadagnare tempo proviene da Open.