(...ieri sera ero abbastanza usurato, dopo una lunga giornata, iniziata a Venosa, da cui ero risalito fino a Pizzoferrato, per poi scendere ad Ateleta per partecipare a un raduno, per poi risalire, finalmente, nelle mie highlands. Nicola si era maternamente raccomandato di non tenere la finestra aperta, perché di notte rinfresca, e io filialmente l'avevo quindi spalancata, tirando giù la zanzariera, non tanto per difendermi dalle zanzare, che qui non si sa cosa siano - altro motivo per venirsene via da Roma, dove ormai imperversano da marzo a dicembre - quanto per ostacolare l'ingresso a qualche creatura mitologica tutta elitre e aculei, di quelle di cui in città invece s'è persa la memoria - magari perché qualche immigrato clandestino ne ha occupato la nicchia ecologica. Mi sono quindi andato spegnendo lentamente, nella lunga dissolvenza del crepuscolo, immaginando che alle 5:26, come da effemeridi, il Sole mi avrebbe svegliato, essendo io piuttosto insofferente - o se volete reattivo - alla luce, ed essendo la mia finestra esposta a ostro. Fatto sta che siccome la finestra davanti ha un bell'albero, io forse ero più stanco del solito, e la temperatura era ideale, mi sono svegliato solo alle 6:30, e insomma, fra una chiacchiera e un altra col mio ospite, mi son trovato all'imbocco del sentiero per il Porrara alle 8:45. C'erano già sette macchine, ma era un po' troppo tardi per andare in cerca di solitudine - che comunque non avrei trovato - più avanti, sul Monte Amaro, un monte che non cessa di darci soddisfazioni [qui e qui], dove mi preoccupava non tanto la neve o il ghiaccio, che ancora in quota c'è, quanto il fatto di dover risalire la valle di Fondo di Majella col sole negli occhi [per evitarlo devi partire almeno alle 7:30]. Così, mi sono messo in marcia, e fedele al motto "mai niun davanti", pur con un passo che non è ancora dei miei migliori, mi sono lasciato dietro una dozzina abbondante di escursionisti, riguadagnandomi rapidamente la tanto agognata solitudine. Non è solo spirito agonistico: diciamo che è anche prudenza. Quando vado da solo, preferisco che dietro di me ci sia qualcuno che, se le cose vanno storte, possa raccattarmi da terra. Ma perché lui sia dietro di me, non devo spiegarvi, dopo tanti anni di Goofynomics, che io devo stare davanti a lui! L'unico modo per essere veramente solo in montagna è andare per montagne che nessuno frequenta perché non hanno nome o reputazione, quindi in generale perché non hanno quota: lì la solitudine può essere un problema serio, anche perché lo spazio che l'uomo non riempie, lo riempie Natura matrigna Inc., lo sponsor di Musica Perduta, rappresentata in zona da lupi e soprattutto orsi. Ma in una domenica di giugno un qualsiasi duemila degli Appennini tutto è tranne che un posto solitario, il che ovviamente non ne fa di per sé un posto sicuro - vedi sopra! Alle 8:45 nel lato occidentale della montagna, quello verso il Quarto Santa Chiara e Roccaraso, per capirci, e all'ombra degli alberi, si poteva andare, il caldo ancora si sopportava. E così, mentre salivo col mio passo geriatrico, mi immaginavo i due cicli che si intersecavano al mio andare: quello del carbonio 6CO2 + 6H2O + luce → C6H12O6 + 6O2, e quello di Krebs acetil-CoA + 3 NAD+ GDP + FAD + Pi + 2 H2O → CoA + 3 NADH + 3 H+ + FADH2 + GTP + 2 CO2 [ovviamente non questo Krebs, ma questo Krebs, e altrettanto ovviamente non questo GDP, che se qualcuno capisse veramente cos'è tutti staremmo meglio, ma questo GDP, di cui, confesso, fino a oggi ignoravo l'esistenza: il che non gli ha impedito di fare finora il suo lavoro per me...]. Sotto i miei occhi quello che gli scemi chiamano inquinamento stava diventando glucosio attraverso la fotosintesi, come nelle mie cellule, da qualche parte e in qualche modo per me misterioso, attraverso la beta-ossidazione stavano diventando glucosio - o qualcosa di simile - gli acidi grassi, di cui in questo momento ho oggettiva disponibilità [se mi fate un buon prezzo ve ne posso cedere almeno quattro chili!]. Insomma, il mio metabolismo finalmente andava a un regime tale da garantirmi un minimo di benessere, e in questo stato di beatitudine emettevo tanta CO2, che però non sembrava disturbare i faggi e i tassi sul mio cammino, lieti anzi di assorbirla [naturalmente parliamo di questi tassi, non di questi tassi, che sono anch'essi emettitori, e anch'essi si incontrano da queste parti - ma non alle 9 del mattino: l'ultimo l'ho incontrato alle 23 di una serata dell'agosto scorso scendendo da Rosello]. Così, di sorpasso in sorpasso, su per la cresta, arrivavo in cima, dove trovavo quattro persone, fra cui un poliziotto in congedo, da cui ho imparato tante cose: che alla Rava del ferro la scorsa settimana c'era ancora un metro e mezzo di neve ghiacciata, lui era andato coi ramponi, aveva visto altri in "lieve difficoltà"; che una volta in servizio di polizia stradale era intervenuto sul luogo di un incidente, il responsabile dell'incidente senza alcun segno che potesse lasciar presagire una simile reazione gli aveva sparato al braccio [il buco si vede ancora] e poi l'aveva buttato a terra cercando di finirlo, ma la pistola gli si era inceppata per tre volte, e dopo tutta questa bella storia lui, che non aveva nemmeno fatto in tempo a estrarre l'arma, si era dovuto pagare l'avvocato; e altre varie ed eventuali del territorio e delle sue montagne. Inutile dire che dopo un episodio simile [quello del buco e dell'avvocato] se non sei leghista lo diventi, e infatti abbiamo salutato dalla vetta il comune amico Gianni Tonelli. Ah, il più anziano lassù non ero io: c'era un signore del '46, quasi ottantenne, con un suo amico settantacinquenne. Il loro passo era più geriatrico del mio [alla fine ci avevo messo due ore e cinque minuti rispetto a un tempo tabellare di 2:10], ma chissà se fra vent'anni avrò ancora voglia di andare lassù?Questione - anche - di metabolismo.Occupiamoci allora di un prodotto del metabolismo, cioè di un pdm...)Anonimo Keynesiano ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Storia di un referendum":L'Italia ha recuperato il livello di Pil del 2007 solo nel 2023. Calcolando i livelli di crescita del PIL nel 2024 e 2025 fanno 18 anni di sostanziale stagnazione economica. Tra il 1990 ed il 2023 i salari sono diminuiti. La produttività continua a non crescere. I neolaureati continuano ad andarsene. A fronte di tutto questo la diminuzione del tasso di disoccupazione dice ben poco sull'andamento complessivo del paese, soprattutto se si considerano le tipologie di posti di lavoro creati (in settori a basso valore aggiunto, con salari di conseguenza mediamente bassi).In sintesi: il paese continua serenamente a declinare e questo governo non ha fatto (e continua a non fare) nulla per invertire il trend (d'altronde non può farlo, non avendo il controllo delle leve fondamentali della politica economica). Siete stati al governo in 5 degli ultimi 7 anni e ci siete in pianta stabile ormai da 3: le battute sono simpatiche, ma a un certo punto dovreste spiegare - e rendere conto - della situazione complessiva del paese.Ps: 12 milioni di voti contro non sono esattamente pochissimi, e io non sputerei in faccia a chi è andato a votare perché costoro potrebbero ricordarsene. Per ulteriori informazioni, vedasi il "ciaone" di Renzi.Pubblicato da Anonimo Keynesiano su Goofynomics il giorno 9 giu 2025, 23:51Alberto Bagnai 10 giugno 2025 alle ore 06:36Grazie per avermi spiegato le dinamiche macroeconomiche che avevo annunciato ex ante. Così facendo ti sei reso ridicol* e quindi mi sollevi dal compito di risponderti. Coí keynesiani pro-euro ci abbiamo lastricato il nostro percorso, ignoravo che esistessero ancora…Anonimo Keynesiano 10 giugno 2025 alle ore 09:07Onorevole, ero contro l'euro da prima che lei "scendesse in campo". E lo sono rimasto mentre lei votava la fiducia a Draghi. Invece che insultare, potrebbe (forse dovrebbe) rispondere nel merito. Ripeto: siete al governo, e dovreste cominciare a rispondere della situazione che - nonostante la diminuzione del tasso di disoccupazione - resta terribile. Cordiali saluti!Alberto Bagnai 10 giugno 2025 alle ore 10:11No, guarda, tu non eri niente perché non sei nessuno, sei solo uno che ha paura di metterci la faccia, e devo dirti che in questo solidarizzo con te (ho appena scritto una lettera a un collega per dirgli di stare attento, perché siamo ancora nel regime di Vichy messo su dalla sinistra), ma solidarizzare non significa autorizzarti a venire qui a farmi lezioncine di cui onestamente non c’è bisogno, non ne ho bisogno io, e non ne hanno bisogno gli altri lettori, anche perché le condisci con cose fattualmente false. Tu non hai dovuto votare la fiducia a draghi perché non conti un cazzo. Goditi il tuo non contare un cazzo, ma rivolgiti in un altro modo a chi da tanti anni sta lottando per cambiare le cose, mettendoci la faccia.Anonimo Keynesiano ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Storia di un referendum":Di seguito le fonti delle cose “fattualmente false”:1) Sul recupero a fine 2023 del PIL del 2007:https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/aziende/2024/05/15/istat-pil-reale-a-fine-2023-torna-a-livello-pre-crisi-2007_aa6d6ec6-1608-4435-9234-1f91c5dee780.html#:~:text=Il%20Pil%20reale%20(quello%20in,nel%20Rapporto%20annuale%20dell'Istat.2) Sulla diminuzione dei salari dal 1990 al 2023, i dati sono tratti dal Rapporto Annuale OCSE sul lavoro e sono stati ripresi abbondantemente dalla stampa negli ultimi mesi, basta usare Google:https://www.oecd.org/en/topics/employment.html3) Sul calo della produttività:https://www.istat.it/wp-content/uploads/2025/01/REPORT_PRODUTTIVITA_2023.pdfhttps://www.istat.it/wp-content/uploads/2025/05/Sintesi-Rapporto-Annuale-2025.pdf (pag 6 e 7)4) Sull’esodo dei laureati (e non solo):https://www.cnel.it/Comunicazione-e-Stampa/Notizie/ArtMID/1174/ArticleID/4378/PRESENTATO-AL-CNEL-IL-RAPPORTO-GIOVANI-ALL%E2%80%99ESTERO5) Sull’inversione del trend del declino italiano:Credo che dedurla dal grafico sull’andamento del rapporto tra Pil pro-capite ITA/WLD e ITA/EMU contenuto nel post da lei citato sia un filo azzardato. Se guardiamo all’insieme dei dati che abbiamo a disposizione (quelli di cui sopra e altri che si potrebbero aggiungere) quello che emerge chiaramente è che il declino è vivo e lotta insieme a noi.6) Sui posti di lavoro prodotti:Confesso che questa era più che altro una deduzione fatta mettendo insieme: a) scarsa crescita del PIL nel post rimbalzo-covid (2023,2024,2025) b) calo della produttività c) diminuzione dei salari d) aumento dell’occupazione over-50.I dati settoriali non me li sono guardati, ma se mi smentisce dimostrandomi che stiamo producendo posti di lavoro in settori ad alto valore aggiunto sono ben contento.Con immutata stima,Dunque...Intanto sgombriamo il campo da un equivoco, o almeno proviamoci, perché mi sono ormai rassegnato all'evidente impossibilità di riuscirci, per circostanze oggettive che comprenderete.Tutti qui ci ricordiamo quando e come abbiamo conosciuto Giorgia Meloni: undici anni fa in questa tavola rotonda:nel convegno intitolato al mio saggio cui venne riconosciuto lo status di best seller (ma insomma, che cosa ne penso lo sapete...), convegno a margine del quale la Meloni rilasciò questa intervista:Erano, naturalmente, altri tempi.Avevo conosciuto la Meloni circa un anno prima, grazie a un uomo buono e coraggioso di cui molti parlano ma che credo nessuno conosca, perché penso di essere l'unico, essendo stato lì, avendo respirato quell'aria, avendo ascoltato i deliranti sproloqui degli organizzatori, che sembravano provenire dritti dritti da un ciclostile della militanza armata "comunista" anni '80 (negriani, credo fossero...), penso, dicevo, di essere l'unico a poter valutare e apprezzare il coraggio che Antonio ebbe nel venirmi ad ascoltare qui:Per me Antonio non è una bandiera o un hashtag (come lo è diventato nella cloaca): è carne della mia carne viva, è la persona che è riuscita, nel 2013, dodici anni fa, col suo coraggio, col suo umorismo, con la sua mitezza, insomma: con la sua umanità, a farmi fare quell'operazione di igiene intellettuale di cui tanto ci sarebbe bisogno in questo Paese, ma che a sinistra temo di aver fatto solo io e vedo preclusa agli altri (il che mi ha reso peraltro indispensabile schierarmi a destra): apprezzare le ragioni dell'avversario politico, ammetterlo come interlocutore su un piano paritario di reciproco rispetto. Tanti sono i ricordi di Antonio, ma uno commovente e doloroso su tutti: quello di una volta che era venuto a trovarmi in Senato, e che per qualche motivo avevamo deciso di andare alla Camera (probabilmente per raggiungere l'infido Borghi). Passiamo i varchi e io mi avvio col passo spedito del parlamentare abituato a rimbalzare freneticamente da un palazzo all'altro, sospinto dalla spasmodica brama di raggiungere la prossima stanza con aria condizionata. Dopo un attimo lui non era più accanto a me, realizzo che era in affanno, lo guardo e mi prega di rallentare, ricordandomi che in fondo era vivo grazie a un intervento, e che non gli avevano dato tantissimo tempo. Me ne aveva parlato, ma me ne ero dimenticato. Lui sapeva di avere un tempo limitato, il che non gli impediva di spendersi.Se non avessi imparato da Antonio che anche le ragioni dell'altro hanno pari dignità di esistere e di essere rappresentate, non avrei mai accettato nel 2013 l'idea di incontrare una "fascista" come la Meloni. Antonio non fu quindi soltanto il tramite di quell'incontro, cosa che gli fu possibile grazie al suo ruolo nell'organizzazione di quel partito: ne fu anche e soprattutto l'indispensabile presupposto culturale. Per Claudio parlare con Salvini fu piuttosto facile, nonostante che all'epoca non credo che questi avesse ancora letto Il tramonto dell'euro per i buoni uffici di Lorenzo Fontana: erano entrambi milanesi, erano entrambi conservatori. Il salto che dovetti fare io all'epoca era lievemente più ampio, ma insomma si fece, con la consueta liturgia: "Mi raccomando, sii conciso e concentrato, perché ha pochissimo tempo, potrà ascoltarti solo un quarto d'ora!" E poi l'incontro durò quasi due ore, al palazzo dei gruppi, che ora è casa mia, e che allora mi sembrava il distante, kafkiano e labirintico palazzo del Potere (che ovunque risiede tranne che in quelle stanze logore)...Vedendo ora la frustrazione del mio assistente quando uno dei tanti postulanti riesce a catturare la mia attenzione e si trattiene più del previsto, mandando all'aria un'agenda fatta di incastri giapponesi, e costringendolo a entrare in modalità disaster recovery annullando e spostando quello che viene dopo, posso solo immaginare l'incazzatura di Arianna (se era lei il capo segreteria) di fronte a un evento simile. Va detto però che quando ci incontriamo mi sorride, quindi non porta rancore (o la mia esondazione non fu disastrosa)...Era, o sarebbe, stato così con tutti, del resto, da Berlusconi in giù. Evidentemente succede in alto quello che succede in basso: ai primi come ai penultimi piace ascoltare quello che ho da dire. Una discreta soddisfazione personale che però solo in un caso ha avuto un riscontro politico:(n.b.: tanto per essere chiari, ricordo - e ricorderà chi mi era vicino - che all'epoca questa foto non mi fece assolutamente piacere, perché significava la morte del dialogo con gli interlocutori che cercavo di coinvolgere, che poi sono gli stessi che a partire da qui, per l'igiene del Paese, oggi preferisco estirpare...).Io continuavo (e continuo) a essere convinto che la battaglia in difesa della teoria delle aree valutarie ottimali sia una battaglia "di sinistra", pro labour, mentre il negazionismo di questa teoria sia evidentemente "di destra", contro il lavoro (per il semplice fatto che è contro il salario)! Tuttavia, è pur vero che bisogna fare il pane con la farina che si ha. La Meloni era piaciuta molto a molti di noi (ad esempio a Marco Basilisco, che pure stingeva anche lui sul negrismo - nel senso di Tony). Nel tempo ci ho mantenuto un rapporto non fittissimo ma cordiale: non ho consigli da darle, non è il mio ruolo e non ce n'è bisogno, come mi pare dimostrino i fatti. Credo che nessuno la ritenga una persona stupida, anche se probabilmente pochi si aspettavano (e molti me lo confessano) quello che invece forse qui ci potevamo aspettare, direi, visto che avevamo conosciuto la persona nella sua verità.Ma insomma, per farla breve, quello che voglio dire è che avrei più di un pregiudizio positivo nei riguardi della Meloni e naturalmente di Matteo: sono persone che hanno voluto conoscermi quando non ero nessuno (vero è che a quei tempi a consenso forse stavo meglio io...), che hanno manifestato genuino interesse e rispetto per il mio pensiero, che stimo e con cui sono in rapporti cordiali (in un caso direi di amicizia). Poi naturalmente sono anche il premier e il vicepremier di un Governo che sostengo col mio voto (anche perché il vicepremier è il Segretario federale del mio partito). Ma soprattutto sono due bimbi grandi che non hanno bisogno che io li difenda, e per questo mi secca la dialettica idiota di chi viene qui a rompere i coglioni "ar parlamentare da 'a Lega" con atteggiamenti di sterile polemica. Non è questo (cioè la militanza leghista, che è arrivata dopo per me e non vi chiedo di condividere) quello che ci unisce qui. Ma capisco anche che non posso sottrarmi, che oltre a essere impossibile forse non è neanche opportuno (veramente non riesco a valutarlo) che io tenga separati i piani, e quindi all'anonimo keynesi-ano voglio rispondere, e naturalmente risponderò su base fattuale. Mi ero tenuto indietro il suo commento perché avendomi lui fornito dei link pensavo che ci fosse da studiare e approfondire. Invece no: come vedrete, il suo compitino da pieiccdì expat in qualche università scandinava di terz'ordine è totalmente inconferente. Sinceramente, credevo meglio: invece è solo diversamente brillante, e come tale lo gestiremo, sempre fedeli alla nostra linea sui prodotti del metabolismo, dettata dal cantore di un altro importante ciclo, quello dell'azoto. Da ogni nostro interlocutore, per quanto azotato sia, e anzi tanto più quanto più azotato è, può nascere il fiore della conoscenza.Difendo quindi la mia tesi: il vile usurpatore del caro nome di un genio che qui vi ho insegnato ad apprezzare perché ve ne ho riportato i testi, quelli che nessuno conosce, e tanto meno i sedicenti keynesi-ani (vi ricordate quel soggetto di Iodice? Circola ancora per i tubi del dibattito?) fa affermazioni fattualmente false, diluendole in una serie di affermazioni non originali e inconferenti, perché non sono oggetto di disputa sul blog che le ha anticipate di alcuni lustri.Prima affermazione fattualmente falsa: semo mijoni!"12 milioni di voti contro non sono esattamente pochissimi, e io non sputerei in faccia a chi è andato a votare perché costoro potrebbero ricordarsene."Allora: innanzitutto non vedo dove avrei sputato in faccia a dodici milioni di persone. Non che non voglia o che reputi sbagliato farlo! Semplicemente, non ho sufficiente saliva per farlo. Se chi dimentica come il PD lo ha massacrato ricorda che Bagnai gli ha sputato in faccia è perché se ne vuole ricordare. Potrei anche blandirlo, un poveraccio simile: voterebbe comunque PD. Si chiama sindrome di Stoccolma e non mi interessa: non sono uno psichiatra. Tanto vale quindi dire le cose come stanno.Fino a qui però siamo nell'ambito delle opinioni. Ma in questa frase del diversamente brillante c'è un dato fattualmente falso: i "dodici mijoni" semplicemente non ci sono! I milioni sono nove (il 25% in meno, per capirci), e la fonte è questa. Di quello che ti ha detto tucuggino o la tua pravdetta provinciale a noi qui non ce ne frega un cazzo (perdonami, ma anche qui siamo cultori dell'ermetismo...), per cui, a meno che tu non intenda accusare di brogli il Ministro dell'Interno e sostanziare la tua accusa, forse è meglio che ti dai una regolata. Sul tema vero (il resto era un fumogeno, quello che interessa alla sinistra non sono i diritti dei lavoratori ma il voto degli immigrati) la sconfitta è stata cocente.Quindi abbasserei le penne.Seconda affermazione fattualmente falsa: "il Paese continua serenamente a declinare"Il nostro amico diversamente brillante a giugno 2025 ci produce una serie di fonti:https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/aziende/2024/05/15/istat-pil-reale-a-fine-2023-torna-a-livello-pre-crisi-2007_aa6d6ec6-1608-4435-9234-1f91c5dee780.htmlhttps://www.istat.it/wp-content/uploads/2025/01/REPORT_PRODUTTIVITA_2023.pdfhttps://www.cnel.it/Comunicazione-e-Stampa/Notizie/ArtMID/1174/ArticleID/4378/PRESENTATO-AL-CNEL-IL-RAPPORTO-GIOVANI-ALL%E2%80%99ESTEROche, basta leggerne l'URL, si fermano al 2023, per dimostrarci che un Governo insediato a fine 2022 non ha arrestato il declino del Paese.Ora, qui non si sa se sia più la scioccaggine o la malafede (hai altri due anni di dati: perché non li guardi, gioia bella?), ma propenderei per la seconda. Vero è che la scioccaggine e la malafede non si escludono, in particolare perché se sei in malafede devi anche essere molto sciocco ad affacciarti su un blog dove non solo l'autore, ma anche i lettori conoscono i dati! Quello che però mi fa propendere per la seconda è lo scombiccherato discours sur la méthode del nostro amico keynesi-ano: "credo che dedurla dal grafico sull’andamento del rapporto tra Pil pro-capite ITA/WLD e ITA/EMU contenuto nel post da lei citato sia un filo azzardato. Se guardiamo all’insieme dei dati che abbiamo a disposizione (quelli di cui sopra e altri che si potrebbero aggiungere) quello che emerge chiaramente è che il declino è vivo e lotta insieme a noi."Ora, premesso che sono io il primo a dire che non sta andando tutto bene, e che ovviamente chiunque in qualsiasi condizione può serenamente e tautologicamente argomentare che sarebbe meglio se le cose andassero meglio (invoco su di me la Grazia di Graziella!), innanzitutto segnalo che nella letteratura sul declino del Paese si considera uniformemente come variabile il Pil, semplicemente perché questa è la variabile riassuntiva dell'andamento economico generale del Paese. Di che cosa pensi uno che non capisce di che cosa parla sinceramente non so quale conto dovremmo tenere! Qui siamo al livello di chi, portando dal medico le analisi del sangue, dica: "Dottore, i livelli di colesterolo non mi interessano, perché ho un'ottima vitamina D!" Ma gioia mia, il rischio cardiovascolare si misura con certi parametri, e la recessione (o la crescita) con altri, e se sono quelli un motivo ci sarà. Se non ti piacciono, prenditi un Nobel per l'economia come Kuznets rifondando la contabilità nazionale e dopo (ma solo dopo) vieni qui a rompere i coglioni. Posto quindi che la variabile da osservare è in primo luogo il Pil, contesto la frase sinceramente stupefacente secondo cui non avrebbe senso valutarne il declino in termini relativi rispetto alla media europea. Questa frase del nostro amico diversamente brillante evidenzia una profonda, profondissima ignoranza della teoria della crescita. Come vi ho spiegato partitamente parlandovi dei cialtroni del declino (a volta ritornano!) è assolutamente fisiologico che il tasso percentuale di crescita di un Paese avanzato esibisca un rallentamento, tant'è che in Europa (ma direi nel mondo) nell'ultimo mezzo secolo questo succede più o meno a tutti (i Paesi avanzati). Di declino all'interno del consesso dei Paesi avanzati si può quindi parlare solo in termini relativi, cioè valutando se il rallentamento della crescita di un Paese (fatto fisiologico dovuto al catch-up) è maggiore o minore di quello dei Paesi consimili. Il senso del grafico della vergogna, quello che ultimamente ha rispolverato Milanovic, e che vi proposi nel 2014, è esattamente questo, e se una cosa che Milanovic trova corretta non piace al primo presuntuoso di passaggio capite bene che posso farmene, e forse anche voi potreste farvene, una ragione.Ora, tanto per essere chiari, i dati trimestrali dicono questo:dove il pallino rosso indica l'arrivo del Governo Meloni e nello spazio fra le due rette verticali tratteggiate è stata applicata la clausola di sospensione generale del Patto di Stabilità. Non mi sembra di vedere, dal quarto trimestre del 2022 in avanti, una derapata simile a quella che i dati mostrano dal 2002 al 2018. Voi la vedete? E vi rendete conto del fatto che, piaccia o meno, senza il Superbonus questo Governo non avrebbe un buco di oltre un punto di Pil da tappare ogni anno (dettagli qui)? Anche al nostro interno c'è stato un dibattito su quanto fosse possibile e opportuno adottare una stance più espansiva, ma con un buco da 100 miliardi (l'ordine di grandezza è quello) da tappare in cinque comode rate vedrai che fare più di quello che è stato fatto non è così ovvio.Mi chiedo anche se ci sia qualcuno di così imbecille da rimproverare al Governo Meloni di non aver fatto una cosa simile:perché se è questo che viene rimproverato, allora mi arrendo! Per tornare sul tendenziale a fine 2025 saremmo dovuti crescere del 10% l'anno nel triennio 2023-25, ma questo spero si capisca che è impossibile, giusto? E quindi, anche con una vigorosa crescita reale al 2%, al massimo avremmo ottenuto questo:Tanto è il disastro ereditato dal PD e dai suoi anonimi...Quanto al fatto che i salari siano diminuiti rispetto al 1990 (?) e che si sia tornati al livello del Pil pre-crisi solo nel 2023, le osservazioni da fare sarebbero due.Primo, lo vieni a dire a noi? Il tuo primo commento su questo blog è del 2021, per venire a rompermi i coglioni in un momento particolarmente complesso (magari se avanza tempo ne parliamo sotto). Forse dovresti tornare indietro e leggerti qualche post fondamentale sui salari, come questo, per capire che da insegnarci hai veramente poco.Secondo: ma ti sembra intelligente rimproverare a questo Governo una dinamica insufficiente dei salari quando i dati dicono questo:Se volessi attaccare il mio Governo, sceglierei qualsiasi fronte tranne quello dei salari! La questione salariale è stata creata dal PD entrando nell'euro, questo è il dato. Che oggi la scopra cercando di addossarla al centrodestra sarebbe già ridicolo di per sé. A fronte di questi dati, credo che chi ha venduto il Paese farebbe meglio a starsene zitto, non trovi?Terza affermazione fattualmente falsa: "questo Governo non ha fatto nulla"E raschiamolo, il fondo del barile! Qualsiasi deputato di provincia è in grado di vociferare tonitruante in qualche "Tele Provincia Profonda" che "il Governo non ha fatto nulla! Bisogna fare di più!", e via tautologizzando... Perché togliere anche a te questo innocente piacere, gentile amico? Poi però ci sono i fatti, e non te la faccio lunga (se vuoi i dettagli cercati le audizioni alle leggi di bilancio), per cui te ne ricordo solo alcuni:1) il taglio del "cuneo fiscale" esteso e reso strutturale nel 2025 (spiegazioni qui), con un importo in legge di bilancio pari a 13.214 milioni di euro di indebitamento netto, comprensivi dell'effetto della revisione delle aliquote IRPEF, nella legge di bilancio per il 2025;2) l'esonero contributivo totale o parziale per le lavoratrici madri (i dettagli sono qui);3) le deduzioni fino al 130% del costo del lavoro dall'imponibile IRES per le aziende che assumono particolari categorie di dipendenti (giovani under 30, donne disoccupate da oltre sei mesi, eccetera: i dettagli sono qui);e ovviamente potrei continuare. Questo ci porta al punto successivo...Quarta affermazione fattualmente falsa: l'occupazione non aumenta e se aumenta è precaria e se non è precaria è nei settori a basso valore aggiuntoNaturalmente raggiunto il fondo del barile si può scavare.L'occupazione che non aumenta suppongo sia questa qui:il precariato sono pressoché certo che sia questo qui:dove si vede che l'incidenza dei contratti a termine sul totale dei contratti di lavoro dipendente è tornata ai valori pre-jobs act (il che contribuisce a spiegare perché coi referendum ve la siete presa nel keynesiano), e la prevalenza di creazione di posti di lavoro in settori a basso valore aggiunto suppongo sia questa qua:anche se a me sembra di vedere che ICT e ricerca abbiano avuto una dinamica superiore alla media, mentre ce l'abbia avuta inferiore il settore primario, per dire. Ma sarò un po' stanco dopo una lunga escursione...ConcludendoNon sto difendendo Giorgia o Giancarlo perché sono amici o perché dalla loro tenuta dipende la famosa poltronaaaah!11! (che lascerò volentieri, ora che so quali sono i lavori pagati veramente bene!). Sto semplicemente enunciando i fatti. E attenzione: enunciare i fatti non significa dire che questo Governo sia particolarmente bravo. Nonostante io creda che Giorgetti sia un ottimo ministro, metterei la cosa in altri termini. In fondo, non è questo Governo a essere bravo: è il PD ad aver fatto un disastro, rispetto al quale anche un normodotato avrebbe potuto fare la differenza. O, se volete, potremmo metterla anche in un altro modo: la configurazione particolarmente favorevole dei fondamentali macroeconomici di cui questo Paese gode secondo le metriche di Bruxelles è senz'altro dovuta al diligente lavoro dei volenterosi carnefici del PD, al loro fiscal overkill che ha senz'altro scosso dall'albero le mele marce, alla medicina amara e velenosa che se non ti uccide ti rende più forte!Oh, gran virtù dei governanti antiqui!Peccato però che gli elettori siano ingrati. C'è tanta ingiustizia e tanta cattiveria, signora mia... Ma soprattutto c'è, qui, tanta insofferenza verso i saccenti pretini di sinistra tutti presunzione e distintivo che vengono ad elargirci ex cathedra le loro verità pezzotte da analfabeti dell'economia. Ne abbiamo i coglioni pieni di uomini di scarse o pessime letture che si credono il sale della Terra ma ignorano i dati statistici e la logica elementare. Lo dico con ermetismo ma anche con affetto.Un suggerimento: le tue controdeduzioni tienile per te. Riparliamone nel 2027. Se avrai avuto ragione, a quel punto, sarà impossibile non dartela. Oggi, purtroppo per te, è impossibile dartela, e le ributtanti contorsioni logiche con cui cercheresti di prendertela sinceramente vorremmo che tu ce le risparmiassi.Con immutata stima (quella che questa analisi dimostra ti meriti).