Tajani, scontro con le opposizioni dopo l’attacco di Israele all’Iran

Wait 5 sec.

Si alza il livello dello scontro tra il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e le opposizioni dopo l’attacco notturno di Israele ai danni dell’Iran.Le opposizioni chiedono informativa urgenteAvs, M5s e Pd hanno richiesto, in apertura di lavori nell’Aula della Camera, una informativa urgente al ministro degli Affari Esteri. “Le notizie che giungono in queste ore pongono una serie di interrogativi e anche di questioni profondamente inquietanti su un aumento dell’escalation militare di un conflitto e di una guerra che si può ampliare oltre agli attuali confini che stiamo vedendo in Medio Oriente. Chiediamo un’urgente informativa del ministro degli Esteri Tajani – ha spiegato Angelo Bonelli -. Sappiamo che il governo è riunito proprio per valutare gli scenari in corso riguardo a questo conflitto. Noi troviamo del tutto inaccettabile che l’Italia continui a cooperare militarmente con Israele. La guerra si sta ampliando, è uno scenario inquietante. Dobbiamo assolutamente intervenire e fermare questa logica della guerra delle armi che porta solo a conflitti”.Alla richiesta di informativa si sono quindi associati M5s e Pd. “Quella del bombardamento effettuato da Israele su siti militari e nucleari in Iran è una notizia oltremodo inquietante – ha sottolineato la deputata pentastellata Enrica Alifano -. Noi dobbiamo cercare di fermare assolutamente questo clima di guerra e chiediamo un’informativa urgente perché ci venga detto con chiarezza cosa sta succedendo e se c’è la potenzialità di un conflitto che coinvolga anche il nostro paese”. “Anche noi ci associamo alla richiesta – ha quindi concluso il dem Toni Ricciardi – perché sembra di assistere a un’escalation quotidiana su tutti i fronti. La situazione è veramente delicata e l’auspicio è quello che il governo lavori per avere una posizione dell’Italia, non di maggioranza. Per questa ragione auspichiamo che ci sia un’informativa urgente e una presa di posizione chiara e netta nei confronti di quello che purtroppo sta accadendo con il governo Netanyahu”.“L’attacco unilaterale di Israele all’Iran segna un nuovo, pericoloso e preoccupante capitolo per l’intero Medio Oriente. Ogni sforzo diplomatico è stato strappato dalla azione militare con conseguenze imprevedibili. Il Governo si attivi immediatamente, in ogni sede europea e internazionale, per fermare la spirale di guerra. Chiediamo al Ministro degli Esteri di venire a riferire con urgenza in Parlamento”, hanno insistito Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria del Pd, Enzo Amendola e Alessandro Alfieri, capigruppo del Pd in commissione Esteri di Camera e Senato.La replica di Tajani: “L’opposizione si sveglia tardi”Dura la risposta di Tajani: “La richiesta di informativa urgente avanzata dalle opposizioni? Stamattina all’alba ero già qui”, all’unità di crisi della Farnesina, “e invito tutti quanti a seguire il mio esempio, anche l’opposizione a svegliarsi presto la mattina. Mi auguravo mi chiamassero alle 3.30-3.45, quando c’è stato l’attacco” di Israele all’Iran, ha detto Tajani a SkyTg24. “Io sono pronto ad andare in qualsiasi momento in Parlamento – ha sottolineato il vicepremier -. Sto qua dall’alba, insieme a tanti bravi funzionari che non scrivono da casa ma sono qui a rispondere ai cittadini, a servire la causa della pace con fatti concreti e non semplici dichiarazioni”.“Condivido quello che dice Rutte, non siamo alla vigilia della terza guerra mondiale -ha poi aggiunto Tajani-. Voglio rassicurare che non c’è un pericolo di questo genere. Anche gli attacchi israeliani credo che si concluderanno in tempi ragionevolmente brevi, dipende anche da come si reagirà l’Iran. Quindi, proporzionalità, calma e prudenza e lavorare per riaprire il dialogo tra le parti”.   Le opposizioni: “Tajani rispetti il parlamento”“Sinceramente non comprendiamo il nervosismo che notiamo nella risposta del ministro Tajani alla richiesta di riferire in aula su quanto sta avvenendo in Medio Oriente. Si tratta di una richiesta doverosa e istituzionale: il Parlamento e il Paese devono sapere cosa sta avvenendo e che cosa intende fare il nostro governo per fermare l’escalation militare”, ha evidenziato il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. “Fino a ieri lui stesso affermava di non avere segnali di un attacco di Israele all’Iran. Cosa che invece è accaduta. Non è la prima volta che il ministro degli Esteri mostra segni di nervosismo. Non mettiamo in discussione il suo impegno: siamo pronti ad ascoltarlo in aula anche domani visto che si è detto disponibile, e la nostra volontà è solo quella di collaborare con il governo per fare del nostro Paese un protagonista nell’azione diplomatica così necessaria oggi. Ma non vorremmo che anche il ministro Tajani, come del resto altri rappresentanti di questa maggioranza e di questo governo, cominciasse a dimostrare scarso rispetto per la democrazia e il Parlamento”.“Israele bombarda l’Iran con un attacco unilaterale e gravissimo, alla vigilia dei colloqui diplomatici di Mascate. Un atto che rischia di infiammare definitivamente il Medio Oriente, aprendo scenari da ‘terza guerra mondiale a pezzi’, come ha detto più volte Papa Francesco. Di fronte a questa escalation, il ministro degli Esteri Tajani attacca l’opposizione affermando che si è svegliata tardi, ma dimentica che ieri aveva dichiarato: ‘Non ci sono segnali imminenti di attacchi di Israele contro l’Iran’. Le sue parole sono offensive, così come vuoto è l’invito a cessare il fuoco. Come per Gaza. Come per i quasi 60.000 civili palestinesi massacrati nel silenzio complice dell’Italia, che continua a mantenere in vita gli accordi di cooperazione militare”, le parole di Angelo Bonelli, parlamentare Avs in una pausa dei lavori a Montecitorio. “Il governo Meloni continua a intrattenere relazioni economiche e militari con Netanyahu, che da mesi porta avanti un’aggressione spietata contro la popolazione di Gaza e ora sfida l’equilibrio regionale con un’azione militare contro l’Iran. Chi bombarda l’Iran alla vigilia dei negoziati lo fa per sabotare la pace, non per difendere la sicurezza. Lo fa per restare aggrappato al potere. Le parole di Tajani restano vuote finché non si tradurranno in azioni concrete: interruzione immediata della cooperazione militare con Israele, sanzioni, pieno sostegno alla diplomazia internazionale e un’iniziativa per fermare la proliferazione delle armi nucleari”, ha concluso Bonelli.Anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha posto l’accento sulle parole pronunciate ieri da Tajani: “Ieri mentre gli Stati Uniti informavano gli alleati dell’imminente attacco israeliano all’Iran, il ministro degli Esteri italiani Tajani diceva con il consueto tempismo: ‘Non c’è nessun segnale che possa esserci un attacco immediato’. Ai tavoli internazionali la coppia Meloni-Tajani non se la fila nessuno e questo è molto triste per chi – come noi – ama l’Italia. Quei due sono fuori dai tavoli che contano, purtroppo”, ha scritto Renzi sui social.“Abbiamo chiesto un’informativa del ministro Tajani in Parlamento sul gravissimo attacco di Israele all’Iran ma siamo al deserto della politica e purtroppo il governo si distingue per l’afonia della nostra premier”, ha affermato il senatore del M5s, Ettore Licheri, attaccando poi il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: “Qualcuno pensa di fermare questo criminale o vogliamo farci trascinare tutti in un conflitto dagli effetti devastanti e imprevedibili senza fare niente?”.