L'ambasciatore italiano a Sfax rilancia la cooperazione economica in "una regione chiave"

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AGI - L'Ambasciatore d'Italia in Tunisia, Alessandro Prunas, ha visitato Sfax, uno dei principali poli industriali del Paese nordafricano. L'obiettivo della sua visita era rafforzare il dialogo economico e promuovere nuove sinergie tra imprenditori tunisini e italiani. Accompagnato da Mourad Fradi, Presidente della Camera di Commercio e Industria Italo-Tunisina (CTICI), il diplomatico ha incontrato le aziende manifatturiere più dinamiche della regione e diverse aziende italiane operanti nel Paese. La missione diplomatica mirava a rafforzare una cooperazione economica già solida, che presenta ancora ampi margini di miglioramento. Secondo l'ambasciata, molte aziende con sede a Sfax utilizzano già tecnologie italiane o importano materie prime e componenti di produzione italiana, creando catene del valore transmediterranee altamente competitive. Questa rete di relazioni industriali, sottolinea Prunas, rappresenta "un esempio concreto di partenariato strategico, basato sulla complementarietà e sulla fiducia reciproca".   Sfax, seconda città più grande della Tunisia e riconosciuta come la "capitale economica" del Paese, svolge un ruolo centrale nella produzione nazionale. La sua base industriale è suddivisa in oltre 2.300 unità produttive, che impiegano circa 59.000 persone, un quarto della forza lavoro locale. I settori chiave sono l'agroindustria, l'industria chimica, l'industria mineraria – in particolare quella dei fosfati – e l'energia, con il 25% del petrolio tunisino e l'80% del gas naturale del Paese estratti dal giacimento di Miskar, situato nella regione. In questo contesto, l'Italia si è affermata come uno dei principali partner economici della Tunisia. Secondo i dati dell'Osservatorio Economico del Ministero degli Affari Esteri, l'Italia è attualmente il primo fornitore della Tunisia (quota di mercato del 12,8%) e il secondo cliente (20,1%), dati riferiti a gennaio 2025. L'interscambio bilaterale ha raggiunto un volume complessivo di oltre 6,7 miliardi di euro nel 2024, con esportazioni italiane per 3,3 miliardi di euro e importazioni dalla Tunisia per 3,4 miliardi di euro, generando un saldo commerciale negativo per l'Italia di 113 milioni di euro.     La composizione dei prodotti riflette una forte integrazione industriale: l'Italia esporta principalmente prodotti tessili e di abbigliamento (665 milioni di euro), metalli di base (629 milioni), elettrodomestici e macchinari. Prodotti tessili (995 milioni), prodotti alimentari, apparecchiature elettriche e mezzi di trasporto provengono principalmente dalla Tunisia. Inoltre, nel Paese sono presenti oltre 300 aziende italiane, che impiegano circa 3.300 persone e realizzano un fatturato complessivo di oltre 3,7 miliardi di euro. Durante la visita a Sfax, l'Ambasciatore ha prestato particolare attenzione al potenziale di innovazione della regione. La presenza di un'università tecnica d'eccellenza e di un ecosistema in crescita nel settore delle startup tecnologiche – attive nei settori della biotecnologia, dell'informatica e dell'ingegneria – rappresentano leve strategiche per attrarre investimenti italiani orientati al trasferimento tecnologico e alla formazione. Durante la loro visita a Sfax, l'Ambasciatore Prunas e il Presidente della Camera Tunisino-Italiana Fradi hanno visitato alcuni siti della Medina riqualificati grazie al progetto "Arije elMédina", presieduto dall'architetto Mourad Fendri.