Troppi certificati medici presentati dai professori in coincidenza con l’arrivo degli esami di Maturità: è questo l’allarme lanciato dall’Ufficio scolastico regionale (Usr) della Campania. A tutti i docenti della regione, infatti, è arrivata una comunicazione ufficiale con un monito chiaro contro l’abuso delle giustificazioni mediche per rinunciare ad essere nelle commissioni d’esame. La comunicazione è del 4 giugno, che è anche la data in cui il ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato i nomi dei commissari esterni per la Maturità 2025. Per questo, nel documento, l’ufficio scolastico regionale annuncia una stretta: in caso di impedimento presentato per la terza volta consecutiva negli ultimi due anni scolastici, si terrà conto del «carattere recidivante della condotta» e si procederà a una «valutazione disciplinare» per possibile «abuso o strumentalizzazione delle condizioni di salute».Le assenze sospetteNella comunicazione ai docenti, l’Ufficio scolastico regionale mette nero su bianco che si è registrato un uso «smodato» dei certificati medici da parte dei professori chiamati a partecipare alle commissioni d’esame. Il fenomeno è diventato tanto diffuso da costringere l’ufficio scolastico a prendere una posizione netta, a tutela della regolarità degli esami e del principio di equità nei confronti dei docenti che adempiono regolarmente al proprio dovere. Nella circolare, l’ufficio scolastico ricorda quindi ai docenti quali sono le regole in vigore.I docenti sono obbligati a fare i commissari? La scelta dei commissari per la maturità segue delle regole precise. I presidenti di commissione e i commissari esterni vengono scelti tra insegnanti e dirigenti scolastici che hanno i requisiti previsti. I dirigenti delle scuole superiori devono candidarsi come presidenti, mentre i professori che insegnano materie previste all’esame devono candidarsi come commissari esterni, se non sono già stati scelti per altri ruoli. Anche altri insegnanti possono eventualmente candidarsi. I commissari interni, invece, vengono scelti da ogni Consiglio di classe. Questa scelta avviene dopo che sono state decise le materie assegnate ai commissari esterni e individuata la materia della seconda prova scritta. Almeno uno dei commissari interni deve insegnare la materia della prima o della seconda prova. Il dirigente scolastico invia poi la proposta di nomina agli uffici competenti, che la controllano e, se serve, fanno modifiche. I professori che hanno diritto a particolari agevolazioni per motivi personali o familiari (come previsto dalla Legge 104) possono rifiutare l’incarico di commissario interno. Altrimenti, solo in caso di legittimo e certificato impedimento possono rinunciare all’incarico.Le regole in vigoreLa comunicazione dell’Ufficio scolastico regionale richiama anche le regole per rinunciare all’incarico, ovvero:I presidenti di commissione devono segnalare subito eventuali impedimenti all’ufficio scolastico regionale, che verificherà i motivi e provvederà alla sostituzione.I commissari interni devono comunicare l’assenza al dirigente scolastico, che effettuerà le verifiche e provvederà alla sostituzione.I commissari esterni devono fare lo stesso, avvisando sia il proprio dirigente scolastico che l’ufficio scolastico regionale.Foto di copertina: ANSA / GIUSEPPE UNGARI | Una protesta di alcuni docenti di Cagliari davanti ai cancelli del Liceo classico “Dettori” nel giorno della prova di italiano dell’esame di Maturità del 2015. L'articolo «Basta certificati medici o arrivano sanzioni». La Regione Campania avvisa i docenti dopo il boom di defezioni per la Maturità proviene da Open.