Israele-Iran, Tajani: “Teheran non può dotarsi della bomba atomica”

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Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha parlato in audizione davanti alle commissioni Affari esteri di Camera e Senato in merito agli sviluppi, sempre più preoccupanti, della crisi tra Israele e Iran. “Di fronte a una minaccia esistenziale, Israele ha il sacrosanto diritto di difendere i propri cittadini. Non può esservi, su questo punto, alcuna ambiguità. L’Iran non può dotarsi della bomba atomica“, ha detto Tajani in apertura del suo discorso.Tajani: “Operazione Israele destinata a durare giorni se non settimane”L’operazione militare israeliana contro l’Iran “appare destinata a durare diversi giorni, se non settimane“, ha poi aggiunto il titolare della Farnesina.“Iran in sei mesi avrebbe avuto 10 bombe atomiche”“Secondo l’intelligence israeliana, in meno di sei mesi l’Iran avrebbe potuto disporre di 10 bombe atomiche, e di oltre 2000 missili per poterle lanciare, verso Israele e non solo. Un quadro assolutamente allarmante, confermato in maniera inequivocabile dal recente rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, che ha dichiarato l’Iran in violazione dei suoi obblighi sul tema dell’arricchimento dell’uranio”, ha spiegato ancora Tajani.Iran, nuovi attacchi su Israele: 3 morti. Nella notte raid sul quartiere dove vive Khamenei. Le notizie di oggi in diretta#Israele #Iranhttps://t.co/n3qbTgHzST— LaPresse (@LaPresse_news) June 14, 2025“Al momento nessuna situazione critica per gli italiani”Con riferimento invece alla situazione dei connazionali nella regione, Tajani ha affermato: “Attualmente si trovano circa 50.000 italiani in tutta la regione mediorientale. La presenza più significativa è in Israele, con circa 20.000 connazionali, mentre sono circa 500 quelli residenti in Iran. Al momento non ci sono state segnalate situazioni critiche“. A questi, ha spiegato ancora, “si aggiungono i nostri militari presenti nell’area, dall’Iraq al Libano, dal Golfo al Sinai, che seguiamo insieme al ministero della Difesa. Le nostre ambasciate sono in contatto con tutti i connazionali che hanno chiesto informazioni per rientrare in Italia. Stanno tutti bene e stanno ricevendo – uno ad uno – ogni possibile assistenza, tenendo conto dell’interruzione del traffico aereo nella regione”.