Lazio – Confepi: grazie a Rocca più fondi per la salute mentale

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Roma – Dopo oltre 16 anni di attesa finalmente la Regione Lazio ha raccolto l’appello lanciato dalle Comunità Terapeutiche e dalle Comunità Socio-Riabilitative che lavorano nell’ambito della Salute Mentale regionale accreditata per aggiornare le tariffe delle rette con aumento in alcuni casi di oltre il 30%. Si tratta di un risultato eccezionale, dopo anni di mobilitazione sfociata nell’iniziativa di febbraio che aveva portato alla convocazione di un tavolo nella Regione Lazio.“Grazie al Presidente Rocca e a tutti i suoi collaboratori che si sono adoperati per dare un segnale importante a tutto il mondo della salute mentale: dal direttore regionale Alessandro Ridolfi, ad Andrea Urbani, Marco Nuti e Nadia Nappi, tutti hanno riconosciuto la valenza del ruolo svolto dalle Comunità Terapeutiche e dalle Comunità Socio-Riabilitative, che rappresentano una colonna portante della riforma psichiatrica voluta da Basaglia”, dichiara Paola Marchetti (nella foto), presidente di Confepi Sanità, fra i promotori dell’iniziativa.“Il blocco delle tariffe al 2009 ha progressivamente acuito le difficoltà per chi lavora nell’ambito della salute mentale, proprio in una fase storica in cui l’emergenza è sempre più grave, come testimoniano tutti i dati. Sedici milioni di italiani hanno problemi di salute mentale e il trend è in aumento: nel 2023 i casi sono stati il 6% in più del 2022 e nell’ultimo decennio si sono quintuplicati, con grande diffusione di disturbo nei giovani. Dietro al lavoro delle Comunità Terapeutiche ci sono migliaia di pazienti che aiutiamo quotidianamente a superare lo stigma e tutto il loro mondo familiare che spesso è lasciato solo dalle Istituzioni”, conclude Marchetti.