Ignazio La Russa e la legge sul fine vita: «Al Senato entro luglio»

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Il presidente del Senato Ignazio La Russa dice che Donald Trump non è un modello. E conferma l’obiettivo di portare una legge in Aula sul testamento biologico. «Trump non è un modello. È il capo di un paese con cui l’Italia ha da sempre avuto ottimi rapporti e con cui vuole e deve continuare ad avere ottimi rapporti. E quindi va rispettato in quanto leader di un paese amico», dice La Russa a La Stampa. Sulle carceri invece: «Accanto alla assoluta necessità di garantire la certezza della pena c’è anche un altro obbligo, previsto anche dalla nostra Costituzione, che è quello di assicurare una condizione di vita civile ai detenuti. Questo non ha nulla a che fare con indulti o amnistie, alle quali rimango contrario. Ma l’esigenza di alleggerire le carceri c’è». Il testamento biologicoSul fine vita il presidente del Senato si pone l’obiettivo del mese prossimo: «Sono orgoglioso, dopo essermi speso, che sia stata fissata una data in cui il tema si comincerà ad affrontare in aula al Senato. Sono altresì fiducioso che si possa approvare un testo entro la fine della legislatura. Ci sono dei temi, come le carceri e il fine vita, su cui occorre un confronto sereno, sganciato dalla polemica politica e su cui mi piacerebbe un voto unitario». Nel merito della legge «sono veramente argomenti su cui deve decidere liberamente il Parlamento. Bisogna trovare dei limiti, evitare abusi e fughe in avanti, ma questa scelta, non ‘il suicidio’, è un’altra cosa». Infine, riguardo il terzo mandato: «La cosa interessante in questo dibattito è che è stato auspicato un unico criterio a livello nazionale. È giusto dire che il terzo mandato, se ritenuto possibile, non può essere a macchia di leopardo: una Regione sì, una Regione no e una Regione forse. Mi sembra condivisibile che il governo abbia detto che ci penserà se l’input viene dalle Regioni».L'articolo Ignazio La Russa e la legge sul fine vita: «Al Senato entro luglio» proviene da Open.