Tangenti sugli appalti, terremoto tra i socialisti spagnoli: l’imbarazzo di Pedro Sanchez. Il Pp: «Deve dimettersi»

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«Sono qui per dare spiegazioni sul caso giudiziario che coinvolge l’ex ministro José Luis Abalos e il segretario di organizzazione del Psoe, Santos Cerdan. Anzitutto per chiedere scusa alla cittadinanza e ai militanti e simpatizzanti del Psoe». Sono le parole del premier spagnolo, Pedro Sanchez, nel corso di una conferenza stampa dopo le dimissioni del numero 3 del Partito Socialista Operaio Spagnolo e la sua rinuncia al seggio di deputato. Il tutto a seguito della diffusione di un rapporto dell’Unità operativa della Guardia Civile in cui si segnala che Cerdan avrebbe gestito tangenti per oltre 600 mila euro nell’aggiudicazione di appalti pubblici, assieme all’ex ministro socialista dei trasporti, José Luis Abalos, e il suo ex consigliere, Koldo Garcia. Cerdan, che era stato nominato segretario di organizzazione dei socialisti proprio dopo la cessazione del mandato di Abalos, per il suo coinvolgimento nell’inchiesta di corruzione.Le accuse nei confronti di CerdanSantos Cerdan, uno dei più importanti membri del Psoe, il partito di governo del primo ministro Pedro Sánchez, ha lasciato tutte le cariche e il suo seggio di deputato, dopo essere stato implicato nel cosiddetto «caso Ábalos». Cerdan ricopriva la terza carica più importante del partito, quella che ha il compito di occuparsi della gestione interna e della pianificazione elettorale. Ad aver creato particolare scandalo, giovedì 12 giugno, è stata la diffusione di alcune intercettazioni telefoniche in cui Cerdan e altri sembrano parlare di tangenti da centinaia di migliaia di euro. Un giudice della Corte Suprema aveva infatti aperto un’indagine, che ipotizzava nei confronti di Cerdan i reati di corruzione e associazione per delinquere.Le dimissioni di Santos CerdanIl numero 3 dei socialisti ha ribadito la sua innocenza, ma si è visto costretto a dimettersi – dice – su consiglio dei suoi avvocati. «Essere segretario di organizzazione del Psoe è stato il più grande privilegio della mia vita. È un onore che mi accompagnerà sempre. Assieme all’aver aiutato a formare un governo progressista che ha portato la Spagna a vivere i maggiori livelli di crescita, impiego e diritti», ha scritto nella lettera di dimissioni, in cui ha annunciato la rinuncia anche al seggio di deputato.Feijoo chiede le dimissioni di Sanchez e elezioni immediateNonostante Sanchez abbia sostenuto di non sapere «assolutamente niente» del caso, e si sia impegnato ad avviare un’ispezione indipendente sui conti del partito, per il leader dell’opposizione, il popolare Alberto Núñez Feijóo, il premier spagnolo «si deve dimettere subito» e deve «convocare immediatamente le elezioni», perché per lui «sopravvivere» ai presunti casi di corruzione che riguardano il suo partito «non è più una opzione». Non solo, Feijóo ha anche definito «insufficienti e deludenti» le spiegazioni di Sánchez sull’inchiesta e ha fatto un appello agli alleati del governo Sanchez, chiedendo loro di «riflettere» sul fatto che se continuassero ad appoggiarlo sarebbero «complici» della «peggior alluvione di corruzione mai vissuta» dalla Spagna.L'articolo Tangenti sugli appalti, terremoto tra i socialisti spagnoli: l’imbarazzo di Pedro Sanchez. Il Pp: «Deve dimettersi» proviene da Open.