Gaza. La carovana “Resistenza Maghrebina” arriva a Misurata

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di Bessem Ben Dhaou –SFAX (Tunisia). La carovana della Resistenza Maghrebina, partita con lo scopo di rompere l’assedio su Gaza è arrivata, è arrivata in questi giorni nella città di Misurata, in Libia, accolta calorosamente da una folla numerosa e dalle autorità locali. Un evento che riflette il profondo legame di solidarietà tra i popoli del Maghreb e la causa palestinese.La carovana è composta da 15 autobus e 150 veicoli, con circa 1.500 attivisti tunisini e 200 algerini, oltre a solidali provenienti da Marocco, Mauritania e Libia. L’iniziativa è organizzata dal Coordinamento Maghrebino per la Palestina. La carovana è partita lunedì scorso da Tunisi, dove centinaia di persone l’hanno salutata con entusiasmo, sventolando le bandiere palestinesi e tunisine e intonando slogan di sostegno a Gaza.Dopo aver attraversato il valico di Ras Jedir, al confine tra Tunisia e Libia, la carovana ha subito alcuni ritardi a causa delle misure di sicurezza, ma ha proseguito verso la città di Zawiya, quindi verso Tripoli, dove è stata accolta da centinaia di persone in Piazza dei Martiri.La folla ha sventolato bandiere palestinesi e scandito cori a favore della Resistenza, in un’atmosfera che ha unificato le emozioni e la solidarietà dei popoli maghrebini verso i palestinesi.Diverse organizzazioni libiche hanno preso parte all’accoglienza e al supporto della carovana, tra cui l’Organizzazione Nazionale per la Giustizia Sociale, l’Organizzazione Al-Quds per il Soccorso e lo Sviluppo, e l’Associazione Misericordia e Solidarietà, oltre a numerose altre ONG locali che hanno fornito supporto logistico, cibo e carburante. Decine di medici si sono uniti alla carovana, portando con sé attrezzature mediche e un’ambulanza dedicata a Gaza.Per garantire la sicurezza e facilitare il passaggio, la carovana è stata suddivisa in tre gruppi, accompagnati da pattuglie di sicurezza libiche e ambulanze. L’itinerario proseguirà lungo la costa libica, passando per Sirte e Bengasi fino al valico di Sallum, al confine con l’Egitto, per poi entrare nella Striscia di Gaza attraverso Rafah.Il Consiglio Supremo di Stato della Libia ha definito la carovana un simbolo della solidarietà araba con Gaza. L’iniziativa ha ricevuto un’ampia copertura mediatica e ha suscitato un forte coinvolgimento sui social network.L’iniziativa si inserisce in un più ampio movimento internazionale che coinvolge migliaia di attivisti provenienti da 32 paesi, nel tentativo di fermare la guerra israeliana, rompere l’assedio su Gaza e far arrivare gli aiuti umanitari a oltre due milioni di palestinesi che rischiano la fame, secondo gli organizzatori della carovana.Questi movimenti terrestri coincidono con il sequestro, da parte di Israele all’alba di lunedì, della nave “Madleen”, carica di attivisti internazionali diretti a Gaza. L’imbarcazione è stata assaltata in acque internazionali e dodici attivisti sono stati detenuti nel porto di Ashdod, in attesa di deportazione da parte delle autorità israeliane per l’immigrazione.Dal 7 ottobre 2023 Israele, con il sostegno degli Stati Uniti, sta perpetrando un genocidio nella Striscia di Gaza, causando oltre 181mila tra morti e feriti, la maggior parte dei quali donne e bambini, e oltre 11mila dispersi. Innumerevoli gli sfollati.