Indagati gli agenti coinvolti nella doppia sparatoria nella quale ha perso la vita il carabiniere Legrottaglie, ed è però rimasto ucciso anche uno dei malviventi.“Puntuale come uno orologio svizzero è arrivato l’avviso di garanzia nei confronti dei due poliziotti che hanno fermato gli assassini del carabiniere Legrottaglie”. A renderlo noto è il segretario generale del Sap Stefano Paoloni. “I colleghi hanno fatto il loro dovere per fermare pericolosi assassini armati che non avevano esitato ad uccidere il carabiniere Legrottaglie. Hanno rischiato la loro vita per assicurare alla giustizia due efferati delinquenti e ora rischiano il processo. È un atto di garanzia che consentirà ai colleghi di partecipare a tutte le fasi del processo e anche ad eventuali incidenti probatori, ma dovranno farlo con i loro avvocati e sino a quando non terminerà il procedimento avranno la carriera bloccata. Almeno con l’approvazione del decreto sicurezza l’anticipo delle spese legali per fatti di servizio è passato da 5mila euro complessivi a 10 mila euro per fase del procedimento penale”, continua il segretario generale del Sap.“E’ ora di cambiare la norma e quando sussistono cause di giustificazione del reato quali l’uso legittimo delle armi, la legittima difesa e l’adempimento del dovere non si proceda più con l’avviso di garanzia automatico ma siano prima effettuati accertamenti di garanzia nei quali sia la nostra amministrazione a dover rappresentare gli operatori nelle prime fasi di verifica”.“Siamo vicini ai due colleghi indagati in questa loro difficile fase del loro percorso professionale e siamo certi che sapranno dimostrare la regolarità del loro agire, auspichiamo infine che le verifiche siano il più celeri possibili. Il Paese deve essere grato ai nostri due colleghi per aver rischiato la vita per assicurare alla giustizia pericolosi criminali. Chi fa il proprio dovere deve essere premiato e non messo sotto processo”, conclude Paoloni. Gasparri: “Dai magistrati triste atteggiamento burocratico”“Diranno che è un atto dovuto. Ma nel giorno del funerale del Brigadiere capo Legrottaglie, di fronte al cui sacrificio ci inchiniamo una volta di più, arriva puntuale l’avviso di garanzia ai due poliziotti che sono intervenuti dopo l’uccisione del carabiniere hanno avuto uno scontro a fuoco con gli assassini, uno dei quali è morto. In un atto giudiziario vengono accomunati il criminale che ha partecipato all’uccisione del carabiniere e i poliziotti che sono intervenuti nel nome della legge e dell’ordine. Certo, si tratterà di procedure inevitabili e decideranno i magistrati. È per questo che abbiamo istituito il fondo assistenza legale, con il decreto sicurezza, contro il quale hanno vergognosamente fatto ostruzionismo il PD e grillini. In pratica, garantiamo dei fondi perché chi fa il proprio dovere non deve accollarsi anche le spese di un avvocato. Ma registriamo con tristezza l’atteggiamento burocratico della magistratura, che mette sullo stesso piano dei feroci assassini di un carabiniere ed i poliziotti che difendono la legalità”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.“Una magistratura che non dice qualcosa per spiegare questi atti assume atteggiamenti incommentabili. Nel rinnovare la solidarietà ai familiari del brigadiere capo Legrottaglie, ci stringiamo anche ai due poliziotti che per aver fatto il loro dovere dovranno fare i conti con la giustizia. E l’ANM che ancora oggi si è lamentata chieda scusa agli italiani per questa ulteriore pagina di vergogna della magistratura italiana. Altro che riforma della giustizia, dovremmo ripulire da cima a fondo una magistratura che in maniera burocratica mette sullo stesso piano i criminali assassini e il popolo in divisa. Ho letto esterrefatto queste notizie. E chiedo ai capi dell’ANM se non trovano un secondo per chiedere scusa agli italiani”, aggiunge Gasparri.Montaruli (FdI): “Avviso di garanzia lascia attoniti”“Atto dovuto o no serve la sensibilità in ogni occasione, e senza dubbio mandare un avviso di garanzia a ridosso dei funerali della vittima, lascia senza parole. Se poi si tratta degli agenti protagonisti delle ricerche e del fermo dell’assassino del carabiniere Legrottaglie, alle cui esequie ha deciso di presenziare in segno di rispetto e cordoglio, si rimane attoniti. Sono i carnefici a dover essere inquisiti non i difensori dello Stato. Mi auguro che a questo punto la Procura voglia celermente attivarsi, affinché questo avviso di garanzia non si trasformi in una paralisi di fatto dell’attività dei due poliziotti con conseguenze nella loro vita e nella loro carriera”. Lo dichiara la deputata di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia.