Il sindaco di Garlasco Simone Molinari ha deciso di dire basta all’invasione dei giornalisti nella sua cittadina. Con un’ordinanza firmata nei giorni scorsi, Molinari ha vietato l’accesso dei giornalisti al piazzale davanti al santuario della Madonna della Bozzola. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la vera e propria invasione di troupe televisive, arrivate per seguire la nuova indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, la studentessa uccisa il 13 agosto 2007.Il santuario sotto assedioIl santuario della Bozzola per i fedeli della zona è luogo di particolare devozione. È una meta frequentata da credenti di tutta la provincia di Pavia e anche dal resto del Nord Italia. Negli ultimi giorni, però, questo luogo di preghiera si è trasformato in un set televisivo a cielo aperto, con giornalisti e telecamere che hanno letteralmente preso d’assalto il piazzale. Molinari ha spiegato le ragioni del provvedimento, nel tentativo di garantire «la dignità e la serenità delle attività religiose senza interferenze che possano disturbare la pratica del culto e la libertà religiosa». L’ordinanza non chiude completamente l’area, ma consente «il transito e la possibilità di accesso ai residenti e ai fedeli, salvo cause di forza maggiore per esigenze di ordine pubblico».Le contromosse del sindaco per contenere i giornalistiQuesta non è la prima mossa del Comune per contenere la pressione mediatica. Già nei giorni scorsi erano state disposte limitazioni all’accesso anche alle vie di Garlasco dove vivono le famiglie di Chiara Poggi e Andrea Sempio, l’unico indagato nella nuova inchiesta della Procura di Pavia.L'articolo Troppi giornalisti a Garlasco, il sindaco dice basta: i divieti sulla casa di Chiara Poggi e Andrea Sempio. La mossa contro l’assedio al santuario proviene da Open.