Il Pnrr-scuola è legge. Oggi, 3 giugno, l’Aula della Camera dei deputati si è espressa sul provvedimento che contiene una serie di misure per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e disposizioni per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026. In mattinata si è tenuto il voto sulla questione di fiducia posta dal governo la settimana scorsa, seguito dalle votazioni finali. Il risultato è arrivato nel tardo pomeriggio: la Camera ha approvato il dl con 155 voti favorevoli, 78 contrari e 4 astenuti. Ha respinto, invece, gli ordini del giorno dell’opposizione che chiedevano l’introduzione dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. Il dl diventa così legge, avendo già ottenuto il via libera dal Senato. Non sono mancate polemiche in Aula – seppur dai toni contenuti – concentrate soprattutto su un punto: l’emendamento sui contratti di ricerca per i ricercatori universitari. Ma cosa prevede esattamente il dl Pnrr-scuola?Contratti ricercatoriUna modifica introdotta dal Senato ha aggiunto, nella fase pre-ruolo della carriera accademica, due nuove tipologie contrattuali: il contratto post-doc e l’incarico di ricerca. Questo punto è stato molto criticato dalle opposizioni, che lo vedono come meno tutelante per i ricercatori e hanno denunciato la «scarsa trasparenza» con cui è stato inserito nel decreto. Originariamente questa misura faceva parte del Ddl Bernini (1240), in fase di discussione al Senato. Per accelerarne l’iter è stato trasformato in un emendamento inserito in questo decreto. La manovra non è piaciuta al centrosinistra, con esponenti come Matteo Orfini che hanno parlato di «teppismo politico» e hanno criticato l’assenza della ministra Anna Maria Bernini durante le discussioni. «Perché la ministra Bernini non è presente in Aula mentre si discute un provvedimento nel quale è pesantemente intervenuta?». Davanti a Montecitorio si è svolta una manifestazione di ricercatori che, con maschere bianche e un cartellone firmato da oltre 2000 tra docenti e ricercatori, hanno denunciato la precarietà del settore: «Hanno introdotto nuovamente figure fortemente precarie che l’Ue aveva chiesto di rimuovere. È un modo per pagare i ricercatori poco o niente». Assunzione dei docentiIl secondo articolo introduce diverse novità per l’assunzione dei docenti. Le graduatorie dei concorsi legati al Pnrr potranno essere integrate con candidati idonei fino al 30% dei posti disponibili. Dal 2026/2027 sarà creato un elenco regionale aggiornato ogni anno, dove potranno iscriversi tutti coloro che hanno superato la prova orale di un concorso dal 2020 in poi. Le assunzioni potranno avvenire anche da graduatorie pubblicate dopo il 31 agosto 2025, ma non oltre il 10 dicembre 2025. Inoltre, potranno essere assunti anche i candidati idonei al concorso straordinario 2020 che non avevano ottenuto un posto per mancanza di posti disponibili. Le graduatorie Pnrr avranno precedenza su quelle del concorso per educazione motoria nella scuola primaria del 2023. Infine, il fondo per la dirigenza scolastica viene aumentato di 6 milioni di euro.Asili nidoPer centrare gli obiettivi del Pnrr legati all’infanzia, vengono riallocati oltre 819 milioni di euro a favore degli asili nido e delle scuole dell’infanzia. Risorse che in origine erano destinate ad altri progetti del ministero dell’Istruzione.Stretta sui diplomificiIl provvedimento prevede anche una stretta sui diplomifici, le scuole paritarie. Si introducono limiti più stringenti per l’attivazione delle classi terminali collaterali. È vietato sostenere, nello stesso anno, due esami diversi anche se in scuole di tipo differente. Inoltre, tutte le scuole statali e paritarie sono obbligate a usare la pagella elettronica, i registri digitali e il protocollo informatico.Edilizia scolasticaSi rafforza il Fondo unico per l’edilizia scolastica, che viene incrementato di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. L’obiettivo è quello di «finanziare interventi urgenti e non rinviabili per la messa in sicurezza degli edifici scolastici pubblici», si legge nel testo.Guide turisticheArrivano le risorse per avviare la riforma della professione di guida turistica. Il decreto stanzia 1,43 milioni di euro per il 2025, 862 mila euro per il 2026 e 1 milione di euro all’anno a partire dal 2027 per coprire i costi legati agli esami di abilitazione.Fondi per l’acquisto di libriAumentano le risorse per garantire libri scolastici gratuiti o quasi gratuiti agli studenti che ne hanno diritto: +1 milione di euro nel 2025 e +3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027.Fondo per affitto per studentiCresce di 9,5 milioni di euro il Fondo affitti destinato agli studenti universitari fuori sede. Le nuove risorse andranno a supportare chi ha un Isee inferiore ai 20mila euro e non beneficia di altri aiuti pubblici per l’alloggio. Novità anche nei criteri di accesso: per ottenere il contributo, infatti, lo studente dovrà essere in regola con il percorso di studi, con al massimo un anno di ritardo rispetto alla durata prevista.Carta del docenteNuovi usi della Carta del docente, che potrà essere utilizzata anche per acquistare prodotti di editoria audiovisiva, come video educativi o contenuti multimediali.Lotta al disagio giovanilePer il 2025, viene stanziato 1 milione di euro dal Fondo nazionale per la lotta alla droga. Queste risorse serviranno a formare e informare gli insegnanti su come prevenire l’uso di droghe tra i giovani, le dipendenze comportamentali (come il gioco d’azzardo o l’uso eccessivo di internet) e il disagio giovanile.Its AcademyViene confermato 1 milione di euro per migliorare l’offerta formativa degli Its Academy, in particolare per le attività legate all’internazionalizzazione (scambi, collaborazioni, esperienze all’estero), come previsto dal Piano Mattei. Inoltre, borse di studio date da enti pubblici e fondazioni ITS non saranno tassate.L'articolo Il Pnrr-scuola è legge: dalle assunzioni docenti ai diplomifici, cosa cambia. Scontro in aula sui contratti dei ricercatori proviene da Open.