Luca Richeldi, nuova richiesta di patteggiamento. L’avvocata della parte civile: “Già ritenuta non congrua”

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Il professore Luca Richeldi, primario di pneumologia del Policlinico Gemelli a processo con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una paziente, ha reiterato la richiesta di patteggiamento a 11 mesi e dieci giorni e 10 mila euro di risarcimento alla vittima. L’istanza, presentata questa mattina (3 giugno) dalla difesa davanti ai giudici della I sezione penale del Tribunale di Roma, arriva a sette mesi dal rigetto di altre due proposte di patteggiamento, ritenute dal giudice non congrue, e dal conseguente rinvio a giudizio del medico.Al termine dell’udienza, svolta a porte chiuse e prorogata per la decisione al 15 settembre con l’acquisizione dell’intero fascicolo del pubblico ministero, l’avvocata Ilenia Guerrieri, rappresentante della parte civile, ha espresso parere contrario, sottolineando che “c’è già un’ordinanza del gup che l’aveva ritenuta non congrua ritenendo il fatto grave. E ricordo che non c’è stata nessuna presa di coscienza da parte dell’imputato. Non è possibile – evidenzia – che una vittima di violenza sessuale debba attendere tutto questo tempo per sapere se ci sarà o meno un processo”. La parte civile ha anche depositato un’istanza di citazione come responsabile civile della Fondazione Policlinico Gemelli.Richeldi venne rinviato a giudizio dopo la denuncia di una paziente che testimoniò di essere stata palpeggiata e baciata sulla bocca nonostante i suoi tentativi di sottrarsi, che la cingeva “alle spalle con le mani, appoggiandosi con il corpo contro di lei”. Una ricostruzione respinta dal professore che confermò di averla visitata in una delle stanze complesso ospedaliero del Gemelli.L'articolo Luca Richeldi, nuova richiesta di patteggiamento. L’avvocata della parte civile: “Già ritenuta non congrua” proviene da Il Fatto Quotidiano.