Il candidato di centro-sinistra Lee Jae-Myung è stato eletto nuovo presidente della Corea del Sud con il 49,5% dei voti, contro il 41,5% del conservatore Kim Moon-Soo. A dirlo, quando è stato completato lo scrutinio di oltre il 98% delle schede, sono i risultati ufficiali diffusi dalla Commissione elettorale nazionale di Seul. Il voto chiude uno dei capitoli più turbolenti della storia della giovane democrazia asiatica: Lee, sessant’anni, candidato del Partito democratico (forza di opposizione liberale) entrerà per un mandato completo di cinque anni, succedendo a Yoon Suk-Yeol, ex presidente conservatore arrestato e sottoposto a impeachment dopo il tentativo fallito di colpo di Stato, realizzato imponendo la legge marziale lo scorso dicembre. Potrà governare senza ostacoli, dato che all’Assemblea nazionale, il parlamento monocamerale sudcoreano, il suo partito gode di un’ampia maggioranza.Festeggiando la vittoria, Lee ha assicurato che renderà la penisola coreana “pacifica” e avvierà “un dialogo con la Corea del Nord per costruire la pace senza combattere”, perseguendo la “co-prosperità” con lo Stato eremita del dittatore Kim Jong-Un. Il neo-presidente ha promesso di voler fare in modo che “non ci sia mai più un colpo di stato militare” e di voler lavorare “per ripristinare l’economia”, il tema più sentito durante una delle più aspre campagne elettorali degli ultimi anni. “Il popolo ha espresso un giudizio infuriato contro un regime che ha tentato l’insurrezione”, ha commentato il capogruppo democratico in Parlamento Park Chan-dae.L'articolo Corea del Sud, il liberale Lee Jae-Myung è il nuovo presidente: vince le elezioni dopo il tentativo di colpo di Stato proviene da Il Fatto Quotidiano.