8xmille, Zuppi contro il governo: “Deluso da modifica unilaterale”. Chigi: “Sosteniamo il recupero da dipendenze”

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Scontro tra il governo e la Chiesa cattolica sull’8xmille. Alle gerarchie ecclesiastiche non è piaciuta la scelta dell’esecutivo di aggiungere il recupero delle tossicodipendenze alle finalità a cui possono indirizzare le risorse i contribuenti che optano per destinare la quota dell’Irpef allo Stato (invece che a una confessione religiosa). Una novità temuta dai vescovi perché va a fare diretta “concorrenza” in un settore – quello della lotta alle dipendenze – storicamente presidiato dagli enti ecclesiastici, inserendosi peraltro in un trend che vede da anni le scelte a favore della Chiesa cattolica perdere terreno rispetto a quelle per lo Stato (pur restando intorno al 70%).Così il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, ha usato parole gelide: “Esprimo delusione per la scelta del governo di modificare in modo unilaterale le finalità e le modalità di attribuzione dell’8×mille di pertinenza dello Stato. È una scelta che va contro la realtà pattizia dell’accordo stesso, che ne sfalsa oggettivamente la logica e il funzionamento, creando una disparità che danneggia sia la Chiesa cattolica che le altre confessioni religiose firmatarie delle intese con lo Stato”, ha detto martedì a un convegno. “Non ci interessano i soldi“, ha sottolineato, “ci interessano i poveri” e il venir meno di certe risorse ”oggettivamente vuole dire probabilmente poter fare meno cose; poi la Chiesa è una madre e come certe madri sono capaci di tirar fuori qualunque cosa pur di dare ciò che serve ai propri figli, faremo anche noi così”.Sulla polemica si avventa Matteo Renzi, ventilando ragioni politiche dietro la scelta, definita “l’ennesima dimostrazione di un modo di concepire le istituzioni arrogante e sordo al confronto. Togliere alla Chiesa Cattolica quello che le spetta in virtù del Concordato e farlo perché magari non si condivide la posizione della Cei sui migranti è l’ennesimo colpo di testa del duo Meloni-Mantovano. Solidarietà al cardinal Zuppi e a tutti i vescovi italiani”, scrive. In una velina proveniente da palazzo Chigi, però, si ricorda che “la possibilità per il contribuente di poter scegliere direttamente (…) a quale delle cinque tipologie di intervento destinare il proprio contributo” fu introdotta dal governo Conte II, mentre “nel 2023 il governo Meloni ha semplicemente inserito una sesta finalità al fine di poter sostenere le comunità di recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche”.L'articolo 8xmille, Zuppi contro il governo: “Deluso da modifica unilaterale”. Chigi: “Sosteniamo il recupero da dipendenze” proviene da Il Fatto Quotidiano.