La legge di bilancio preparata da Donald Trump è «un disgustoso abominio». Parola di Elon Musk, ex consigliere del presidente americano, e di Bernie Sanders, leader dell’ala più progressista dei democratici americani. Ma cosa ha spinto il patron di Tesla e SpaceX a voltare le spalle al presidente americano e usare gli stessi toni usati dalla sinistra radicale per criticare il provvedimento a cui lavora il Congresso Usa? «Mi dispiace, ma non ce la faccio più. Vergogna a chi ha votato questo disegno di legge: sapete di aver sbagliato», ha scritto Musk sui social. La Casa Bianca ha provato a minimizzare le sue parole – «il presidente sa già qual è la posizione di Elon Musk su questo disegno di legge, ma questo non cambia la sua opinione», ha assicurato la portavoce Karoline Leavitt – ma la frattura ormai è troppo grossa per essere nascosta sotto il tappeto.Le quattro ragioni dietro la rottura tra Musk e Trump Secondo Axios, ci sarebbero almeno quattro ragioni per cui Musk ha deciso di bocciare pubblicamente la «big, beautiful bill» da cui dipende buona parte dell’agenda economica dell’amministrazione Trump. Innanzitutto, c’è il taglio agli incentivi per l’acquisto di auto elettriche, che finora ha fruttato non pochi soldi a Tesla e che ora rischia di aggravare la già grave emorragia di clienti. Poi c’è la questione relativa alla sua dipartita dalla Casa Bianca: Musk – rivela Axios – avrebbe chiesto di rimanere in carica oltre il limite stabilito di 130 giorni nel ruolo di «impiegato governativo speciale», ma i funzionari del governo federale gli hanno risposto picche.La terza ragione che si cela dietro la rottura tra Trump e Musk ha a che fare ancora una volta con un’azienda di quest’ultimo. Musk avrebbe fatto pressioni sul presidente affinché la Federal Aviation Administration utilizzasse il suo sistema satellitare Starlink per il controllo del traffico aereo nazionale, ma la Casa Bianca ha rifiutato a causa del probabile conflitto di interessi. Infine, c’è la questione relativa alla nomina di Jared Isaacman, alleato di Musk e scelto come possibile nuovo amministratore della Nasa. Dopo l’addio del patron di Tesla e SpaceX da Washington, Trump ha annunciato il ritiro della nomina di Isaacman, mandando su tutte le furie lo stesso Musk.June 3, 2025 La resa dei conti sulla legge di bilancioA tutti questi motivi si aggiunge poi un’altra obiezione sollevata dall’imprenditore sulla legge di bilancio: l’impatto potenzialmente devastante che potrebbe avere sulle casse pubbliche. Le proiezioni del Congressional Budget Office stimano che la «grande e bellissima legge» di Trump aggiungerà al deficit una cifra compresa tra 2.300 e 5.000 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni. «Il Congresso sta mandando in bancarotta l’America», ha tuonato il patron di Tesla sui social. Il maxi-provvedimento che la Casa Bianca spera di far approvare prevede grossi investimenti nella difesa, una stretta sull’immigrazione e soprattutto generosi sgravi fiscali per le fasce più benestanti della popolazione. Per finanziare tutte queste promesse, Trump punta sui ricavi dei dazi e sul taglio di alcuni programmi federali avviati da Biden. Ma anche in questo modo, scrive Reuters, difficilmente i conti tornerebbero a quadrare, al punto che diversi senatori repubblicani minacciano di opporsi al provvedimento, proprio come suggerito dallo stesso Elon Musk.Foto copertina: EPA/Francis Chung | Donald Trump e Elon Musk durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, 30 maggio 2025L'articolo Trump-Musk, rottura totale: «La legge fiscale è un abominio». Le 4 ragioni dello strappo proviene da Open.