La Cina ha espresso forte insoddisfazione e risoluta opposizione a Stati Uniti, Giappone, Australia e Filippine per aver enfatizzato la cosiddetta “minaccia cinese” e incitato il confronto regionale sulle questioni relative al Mar cinese orientale e al Mar cinese meridionale, ha dichiarato oggi un portavoce del ministero cinese degli Esteri. La Cina ha presentato una serie di severe rimostranze nei loro confronti, ha dichiarato il portavoce Lin Jian durante un briefing quotidiano con la stampa, in risposta alle domande sui commenti negativi formulati dai quattro Paesi nei confronti della Cina durante lo Shangri-La Dialogue. “La politica dei blocchi e il confronto sul campo riflettono una mentalita’ da Guerra Fredda, che e’ in contrasto con la tendenza dei tempi e non e’ la benvenuta tra i Paesi della regione”, ha affermato Lin, aggiungendo che tali atti non risolvono i problemi ne’ possono intimidire la Cina. Lin ha affermato che la determinazione e la volonta’ della Cina di salvaguardare la propria sovranita’ territoriale e i propri diritti e interessi marittimi sono ferme. “Esortiamo gli Stati Uniti e i loro alleati a smettere di diffamare e calunniare la Cina sulle questioni marittime, distorcendo i fatti e scaricando le colpe. Dovrebbero smettere di formare ‘piccoli circoli’ esclusivi e interrompere le azioni che minano o disturbano gli sforzi dei Paesi regionali per risolvere le controversie attraverso il dialogo, sostenere la pace e mantenere la stabilita’”, ha dichiarato il funzionario. Agenzia Xinhua