America e Iran hanno fatto pace. Ma quali risultati ha portato la guerra finita tra Iran e Israele con la tregua dei 12 giorni? Il presidente Donald Trump su Truth ha voluto scriverlo in maiuscolo: «I SITI NUCLEARI IN IRAN SONO COMPLETAMENTE DISTRUTTI!». Aggiungendo che «la Cnn, insieme al fallimentare New York Times, si sono uniti per sminuire uno degli attacchi militari di maggior successo della storia». Trump ha anche postato un video con il sottofondo della canzone dei Beach Boys Barbara Ann, intitolata Bomb Iran. E con la strofa: «Il vecchio zio Sam sta diventando piuttosto caldo. È ora di trasformare l’Iran in un parcheggio. Bombardare l’Iran. Bombarda, bombarda, bombarda, bombarda l’Iran». Gli obiettivi di Usa e Israele sono stati raggiunti? Vediamo.Il nucleare iranianoTrump se l’è presa con Cnn e Nyt perché i due media hanno messo in dubbio il successo dei raid. Sostenendo che il programma nucleare iraniano verrà ritardato, sì, ma soltanto di pochi mesi. Vero è che nei raid di Israele sono morti una decina di scienziati nucleari e sono stati bombardati laboratori e centrifughe di arricchimento. Alcune fonti di intelligence hanno descritto ai media Usa danni che rallentano di qualche mese il programma. Tuttavia, se uscisse dal trattato di non proliferazione, l’Iran potrebbe vietare i controlli dell’Aiea e arrivare all’ordigno. Ci sono già riusciti la Corea del Nord e il Pakistan. India e Israele non sono mai entrati. E in questo caso i 400 chili di uranio arricchito scomparsi dagli impianti prima dei bombardamenti sono un tesoretto per una mezza dozzina di bombe.La Defence Intelligence AgencyA parlare del ritardo di pochi mesi per il nucleare iraniano è un documento della Defence Intelligence Agency del Pentagono. Gli Stati Uniti hanno bombardato gli impianti nucleari di Fordo, Natanz e Isfahan nella notte tra sabato e domenica. Sigillando gli ingressi di alcuni impianti, ma senza distruggere gli edifici sotterranei. La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha confermato l’autenticità del rapporto, ma ha anche sostenuto che fosse completamente errato e classificato top secret. Un consigliere dell’ayatollah Ali Khamenei, la guida suprema dell’Iran, ha affermato che il suo Paese dispone ancora di scorte di uranio arricchito e che «la partita non è finita». Impatto limitato?Anche il segretario alla Difesa Usa Pete Hegseth ha affermato che i bombardamenti hanno distrutto la capacità dell’Iran di produrre armi nucleari. Nel frattempo anche la Bbc, riportando le testimonianze di fonti che hanno familiarità con la valutazione dell’intelligence, conferma che le centrifughe iraniane sono in gran parte “intatte” e l’impatto è stato limitato alle strutture fuori terra. Sempre secondo quanto appreso dall’emittente britannica, gran parte degli impianti, che si trovano in profondità nel sottosuolo, non sono stati distrutti e che l’attacco ha riportato l’Iran indietro solo di “pochi mesi, al massimo”. A queste valutazioni, si aggiungono le dichiarazioni di altre fonti che alla Cbs hanno spiegato che parte delle scorte di uranio arricchito dell’Iran sono state spostate prima degli attacchi.«Il gioco non è finito»Il generale Dan Caine, l’alto ufficiale militare degli Stati Uniti, ha invece nei giorni usato un tono pià cauto. Spiegando che gli attacchi hanno causato «danni estremamente gravi» alle strutture iraniane. Da Teheran, invece, il capo dell’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran, Mohammad Eslami, ha subito affermato che «i piani per il riavvio degli impianti sono stati preparati in anticipo e la strategia iraniana è quella di garantire che la produzione e i servizi non vengano interrotti». Mentre un consigliere del leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che il suo paese ha ancora scorte di uranio arricchito e che «il gioco non è finito».Il regime changeL’altro obiettivo fissato dal governo di Netanyahu al momento dell’attacco è il cambio di regime in Iran. Eppure l’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti a Iran International ha detto che il cambio di regime in Iran non può essere imposto dall’esterno, ma gli attacchi aerei israeliani nelle ultime due settimane «hanno gettato le basi per il popolo iraniano per prendere l’iniziativa». Eppure il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, il tenente generale Eyal Zamir, ha avvertito che «la campagna» contro Teheran «non è finita». E che si sta aprendo un «nuovo capitolo». Il capo dell’Idf ha indicato che il suo esercito si concentrerà «di nuovo su Gaza», dove è in corso una guerra devastante, innescata dall’attacco del gruppo palestinese Hamas in Israele il 7 ottobre 2023.Il bilancio finaleIl presidente iraniano ha ribadito che il suo Paese non sta cercando di acquisire armi nucleari, ma «solo di affermare i propri legittimi diritti» ad avere un programma nucleare civile. Ha anche affermato di essere «pronto a risolvere le divergenze (…) al tavolo dei negoziati» con gli Stati Uniti, con i quali l’Iran avrebbe dovuto tenere colloqui il 14 giugno, il giorno dopo lo scoppio della guerra. La guerra ha causato almeno 610 morti e oltre 4.700 feriti tra la popolazione civile iraniana fino a martedì, secondo un rapporto pubblicato dal Ministero della Salute iraniano. Un attacco israeliano nel nord dell’Iran, prima dell’entrata in vigore del cessate il fuoco martedì, ha causato 16 morti, ha riportato l’agenzia di stampa ISNA. Il fuoco iraniano su Israele ha causato 28 morti, secondo le autorità israeliane.L'articolo Il programma nucleare «ritardato di mesi» e il cambio di regime: cosa ha portato la fine della guerra tra Iran, Usa e Israele proviene da Open.