“Si chiama Anastasia ed era andata a studiare inglese a Malta, dove ha conosciuto Rexal Ford”, come già anticipato ieri da LaPresse dall’isola di Malta. A dirlo a ‘Chi l’ha visto’ una signora che dalla Russia avrebbe riconosciuto la figlia nella donna trovata morta a Villa Pamphili il 7 giugno a Roma.Secondo quanto riferito dalla stessa al programma di Rai3, le due si sarebbero sentite l’ultima volta in un videomessaggio il 27 maggio: con loro ci sarebbe stato anche Ford, alias Francis Kaufmann. L’ultimo contatto tra madre e figlia sarebbe poi avvenuto in una mail del 2 giugno in cui la giovane avrebbe raccontato di problemi con il compagno. “Il nome della bambina è Andromeda, anche se successivamente è stata chiamata Lucia”, precisa ancora il programma.Le indagini a MaltaProseguono nel frattempo le indagini sulla vicenda. La donna trovata senza vita a Roma non risulta nei registri anagrafici maltesi, né risulta aver partorito in strutture pubbliche. Si ipotizza che la nascita della bambina, trovata anche lei cadavere il 7 giugno scorso nella villa romana, sia avvenuta in uno studio medico privato e mai registrata, complice lo status irregolare della madre. La polizia maltese e l’Interpol stanno vagliando attentamente la rete di conoscenze del sospettato sull’isola e le possibili connessioni della donna con altri residenti o connazionali.Kauffman al centro dell’inchiestaKaufmann, 46 anni, californiano, è infatti vissuto a lungo a Malta tra il 2023 e il 2024, e qui potrebbe aver conosciuto la donna. L’uomo è stato arrestato in Grecia ed è attualmente detenuto mentre si attende la sua possibile estradizione. Le autorità italiane sospettano che abbia ucciso la donna e la bambina – quest’ultima sarebbe stata strangolata – e poi si sia dato alla fuga. La procura di Roma ha avviato una rogatoria internazionale per proseguire le indagini a Malta, Grecia, Ucraina e Russia. La vicendaL’intera vicenda è nata nel tardo pomeriggio del 7 giugno scorso a Roma, quando è stato trovato tra la vegetazione a Villa Pamphili il corpicino di una bimba di pochi mesi. Poco dopo, a poca distanza, è stato trovato anche il corpo di una donna: a trovarlo, chiuso in un sacco a poche centinaia di metri dal cadavere della bimba, è stato un gruppo di cittadini peruviani che spesso si trovano in quella zona del parco per giocare a calcio o fare dei pic-nic. Il gruppo è arrivato nella zona del ritrovamento sotto i rovi per via del forte odore. Le uniche certezze sono che la donna adulta è morta prima della bambina. Nessun segno di violenza sui due cadaveri, e neanche elementi che possano far pensare ad un trascinamento del corpo dell’adulta, trovato a circa 200 metri dalla piccola.Le analisi hanno poi in breve stabilito che si trattasse di madre e figlia. Subito è scattata la caccia all’uomo alla ricerca di un individuo visto in zona nei giorni precedenti con le vittime, ed è stato rintracciato in Grecia dove nel frattempo era fuggito. Ora la nuova svolta con la probabile identificazione della donna, un tassello dell’inchiesta che ancora mancava.