Noi umani conviviamo con parassiti di ogni tipo da sempre, e più in generale con quelli che in inglese si chiamano "pest": un termine che comprende tutti quegli insetti e aracnidi che si nutrono del nostro sangue, ma anche per esempio gli scarafaggi, e persino i ratti.Qual è stato però il primo in assoluto ad accorgersi di quanto fosse comodo associarsi alla nostra specie? Stando a uno studio pubblicato su Biology Letters, il primato va alle cimici dei letti, che sono nostre compagne ormai da 50.000 anni, e che sono letteralmente esplose in termini di numeri negli ultimi 20.000.. Uomini o pipistrelli? Abbiamo già parlato poco più di un mese fa delle cimici dei letti, insetti che sono passati dall'essere un grosso problema sanitario a scomparire o quasi dalle città, e che stanno conoscendo una sgradita rinascita negli ultimi 15 anni. Si nutrono del nostro sangue, sono altamente infestanti e stanno addirittura diventando resistenti a certi insetticidi.In origine, però, non erano parassiti umani: hanno cominciato la loro carriera nei pipistrelli, fino a che, circa 50.000 anni fa, hanno fatto il salto di specie. Lo sappiamo grazie a un'analisi genetica della specie, che come spiega lo studio è relativamente bassa e dunque facile da ricostruire. Non sappiamo di preciso dove sia avvenuto il primo salto, ma sappiamo che da allora le cimici dei letti che parassitano gli umani hanno avuto un destino completamente diverso da quelle dei pipistrelli.. Il salto di specie e la vita in città. Queste ultime, infatti, circa 20.000 anni fa hanno conosciuto un declino coinciso con l'Ultimo massimo glaciale, che ha dato loro un colpo decisivo: da allora, le cimici dei pipistrelli sono in declino, e non si sono mai riprese. Le cimici che erano già "saltate" agli umani, invece, hanno superato il periodo di crisi e da allora si sono moltiplicate, diffondendosi in tutto il mondo.Il vero boom, dice lo studio, è avvenuto però circa 12.000 anni fa, quando sono nate le prime città – o quello che al tempo si poteva definire tale: non parliamo ovviamente di metropoli, ma di agglomerati abitativi stabili e con una popolazione abbastanza densa da permettere alle cimici dei letti di prosperare. Da allora non ci hanno più lasciato, e viste le ultime notizie sulla loro resistenza ai pesticidi è difficile pensare che lo faranno a breve..