Nonostante i criticatissimi “prezzi politici” del ristorante e della mensa dei deputati a Montecitorio (nettamente inferiori a quelli di mercato) chi gestisce il servizio riesce a fare ottimi guadagni. La sorpresa emerge dal primo bilancio, relativo all’anno 2024, pubblicato dalla Cd servizi spa, la prima società in house che ha voluto l’ufficio di presidenza della Camera dei deputati guidato da Lorenzo Fontana (che come fa in molti casi per rimarcare la sua terzietà nella votazione si è astenuto). Il primo bilancio della società si è infatti chiuso con ricavi di 5,34 milioni di euro e un utile netto di 448.022 euro che resterà in pancia alla società di cui è amministratore unico Antonio Menè (capo servizio della Camera).Dalla gestione del parcheggio al giardinaggio fino alla gestione della mensaLa Cd servizi fra mille polemiche ha assorbito una serie di appalti che la Camera dei deputati aveva dato all’esterno, gestendo in proprio fra l’altro i servizi di pulizia, quelli di giardinaggio con manutenzione dell’arredo verde, la gestione del parcheggio dei deputati e del servizio guardaroba dedicato a loro e agli ospiti di Montecitorio, i servizi di facchinaggio, il supporto alla gestione dati interni e appunto tutti i servizi di ristorazione. Proprio da questi viene il maggiore ricavo: 2,485 milioni di euro. Secondo settore di business quello dei servizi di pulizia (1,63 milioni di euro), seguiti da quelli di supporto sui dati (669 mila euro) e da quelli di facchinaggio (485 mila euro).Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei DeputatiL’automezzo acquistato e il personale assorbito da chi gestiva quei lavori dall’esternoLa nuova società in house è stata costituita il 28 marzo 2024, ma è diventata operativa solo il primo settembre successivo. Il bilancio, quindi, è reale solo per l’ultimo quadrimestre dell’anno, anche se qualche costo è stato precedente. Perché la Cd servizi oltre alle funzioni ha assorbito anche i dipendenti dei servizi che erano dati in appalto esterno. In bilancio è segnato un organico medio di 256,9 dipendenti: 1 dirigente, 2 quadri; 38,2 impiegati medi e 215,7 operai medi. Il personale ha avuto un costo complessivo di 3,43 milioni di euro. Fra le spese citate nel bilancio, l’acquisto per 53.500 euro di un automezzo intestato alla società, evidentemente di una certa importanza, e una collaborazione con un «medico competente» (nome tecnico con cui si indica il medico del lavoro), pagata 28.925 euro.Cibo acquistato per 723 mila euro e rivenduto con un ricarico di 1,76 milioni di euroA guardare l’elenco delle spese è stata proprio la ristorazione quella ad avere dato la maggiore soddisfazione, visto che l’acquisto delle derrate alimentari ha impegnato 723.015 euro, consentendo poi incassi superiori alle spese di 1,76 milioni di euro. Altri 151.378 euro sono invece stati spesi per l’acquisto di detergenti e materiali di pulizia. Fra le altre spese indicate analiticamente la più consistente riguarda i 63.619 euro pagati a un consulente del lavoro per fare le buste paga dei dipendenti della nuova società in house.Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei DeputatiL'articolo Il super ricarico sul cibo, l’automezzo da 53.500 euro acquistato. Ecco tutti i segreti della nuova società interna della Camera dei deputati proviene da Open.