“Intanto Palamara lo ha scoperto un’indagine della magistratura. Sta ancora attraversando la sua vicenda processuale, forse non è stato ancora condannato da nessun Tribunale italiano ma è stato cacciato dalla magistratura 4 anni fa. Delmastro è stato condannato già a 8 mesi in primo grado e ve lo siete tenuto bellamente come sottosegretario. Questa è una differenza da non poco”. “Il Parlamento è eletto dagli italiani mentre voi magistrati avete vinto un concorso. Vincendo un concorso, voi pensate di poter governare un Paese. Questo non vi è consentito. Io sono preoccupatissimo dalle parole del segretario dell’Anm che si paragona a coloro che eleggono il Papa e il Parlamento. La magistratura è un ordine ed è soggetta soltanto alla legge. Non vi potete sovrapporre alla legge”.Il botta e risposta è tra il segretario generale dell’Anm Rocco Maruotti e il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto che ieri sera hanno partecipato a un dibattito organizzato a Lamezia Terme nell’ambito del festival dei libri sulle mafie “Trame”.Uno scontro acceso in cui si sono trattati diversi temi relativi al rapporto tra la magistratura e la politica: dal caso Palamara alla riforma della Giustizia passando per il ruolo, nel processo, del pubblico ministero e dell’avvocato. Le parole di Sisto sono un attacco frontale del governo all’Anm e a tutta la magistratura che “in realtà ritiene di essere migliore della politica. – accusa il viceministro – Ritiene di avere la capacità di correzione etica della politica. Non è così. Voi ritenete di essere ancora, come nel ’92-’93, i padroni di questo Paese. Non è così. Da stasera io ritengo l’Anm oppositore del governo a tutti gli effetti. Se voi mi dite che avete più gradimento del governo, rettifico quella mia possibilità di valutare un dialogo e vi ritengo oppositori assieme al Pd, assieme alla Schlein”.“Siamo andati a Palazzo Chigi – ha ribattuto Maruotti – per spiegare le ragioni per le quali siamo preoccupati per una riforma che non danneggerà la magistratura, danneggerà i cittadini”. All’esponente del governo che lo interrompeva durante il suo intervento (“Vi basta il sorteggio temperato?”), il segretario dell’Anm ha risposto: “Io non sono qui a contrattare nulla con nessuno, non ho mandato per trattare con nessuno. Non è questo il mio compito”. Altro tema è il ruolo del pm nel processo. Ruolo che è diverso da quello dell’avvocato che, secondo Maruotti, “ha un mandato defensionale, viene pagato per ottenere il miglior risultato possibile e agli occhi di qualunque giudice, anche se separiamo i giudici e i pubblici ministeri, questa differenza rimarrà e lo dice la Corte Costituzionale. È giusto che sia così”.Sisto stravolge il senso del discorso e continua il suo attacco all’Anm: “La cultura della giurisdizione è soltanto il rispetto delle regole da parte di tutti. Mi spiace che tu metta gli avvocati in secondo piano rispetto ai pubblici ministeri perché non è corretto. L’avvocato ha l’obbligo di difendere, e difende con la stessa dignità con cui il pubblico ministero accusa. Questo va detto con chiarezza. Dire che l’avvocato, perché pagato, è un ‘minus’ rispetto al pubblico ministero, non va bene. L’avvocato ha il dovere di difendere e indossa la toga con la stessa dignità del pubblico ministero. Dire che il pubblico ministero è buono e l’avvocato è cattivo è una vecchia logica barbara che va respinta al mittente”.“Non mi possono essere messe in bocca parole che non ho mai dette. Io non ho mai detto questo. Ho rimarcato la diversa funzione”. È stata la risposta, quasi sconfortata, del segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati.L'articolo Giustizia, alta tensione Anm-governo. Maruotti: “Delmastro ve lo siete tenuto bellamente”. Sisto: “Magistrati oppositori, ma chi vi ha eletto?” proviene da Il Fatto Quotidiano.