Aggressione con omicidio. È questa l’ipotesi di ricostruzione a cui lavora la procura di Napoli per spiegare la morte di Luca Canfora. Il costumista del film Parthenope è morto a Capri due anni fa durante le riprese del film di Paolo Sorrentino. La seconda autopsia sui resti di Canfora ha dato esito positivo. Il sostituto procuratore titolare del fascicolo Silvio Pavia, ha ora intenzione di prorogare ulteriormente le indagini anche se l’ipotesi dell’omicidio figura ancora accanto al suicidio e all’incidente.Il ritrovamentoIl ritrovamento del corpo di Canfora risale al primo settembre 2023 nelle acque sottostanti i Giardini di Augusto, dove il giorno prima erano state girate le scene del suicidio del fratello della protagonista del film. Nella prima autopsia emersero fratture ritenute dalla famiglia della vittima poco compatibili con una caduta da un’altezza considerevole e per questo venne presentato un esposto che ha spinto gli inquirenti a procedere con la riesumazione del corpo per eseguire ulteriori accertamenti e fugare ogni dubbio. Dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza, registrate il giorno in cui vennero registrare le scene del film, si nota Canfora arrivare nei Giardini di Augusto in occasione delle riprese ma non uscirne. Il giorno dopo il ritrovamento del cadavere da parte di un canoista.L'articolo Luca Canfora: la procura di Napoli e l’ipotesi di aggressione con omicidio proviene da Open.