“Esiste una soluzione alternativa alla soluzione univoca che ci propongono i governi”. Inizia così l’intervento di Giuseppe Conte al contro evento organizzato all’Aja dal Movimento 5 stelle, al quale hanno aderito 15 partiti e movimenti, dal titolo “No rearm, no war”, mentre nella città è in corso il vertice Nato.“Un giorno, quando i nostri figli ci chiederanno dove eravate quando la Nato ci rubava il futuro e quando è iniziata la guerra tra Israele e Iran, potremo rispondere eravamo a L’Aja a batterci per la pace. Dove eravate quando il popolo palestinese è stato massacrato? Potremo rispondere a L’Aja a denunciare il genocidio a Gaza. Applaudiamo i giudici della Corte penale internazionale che sono impegnati a far rispettare la giustizia, a difendere il diritto internazionale e ad affrontare il genocidio in corso del popolo palestinese da parte delle autorità israeliane”.“Dobbiamo essere chiari, a pochi chilometri da qui nel quartier generale della Nato stanno ridisegnando un futuro che minaccia di distruggere questa speranza – ha aggiunto – La storia ci ha insegnato che un’alleanza militare con armi di massa è mai esistita per lasciarle inutilizzate? Dicono che le loro azioni sono per la sicurezza ma i risultati sono l’opposto quando gli stati accumulano arsenali nel tentativo di proteggersi, altre nazioni percepiscono questa minaccia e rispondono aumentando le spese militari. Questo ciclo di escalation incrementa l’incertezza ma non la sicurezza, questo è un paradosso”.Quindi Conte ha concluso: “In un mondo in cui le nazioni hanno queste armi è un rischio che non possiamo assumerci. La proposta di arrivare al 5% del Pil solo in Europa vuol dire uno stanziamento di 500 miliardi di euro. Questo è un suicidio. Noi offriamo un percorso differente: diplomazia, sicurezza reale e pace”.L'articolo Conte all’Aja: “Quando ci chiederanno dove eravamo quando è iniziata la guerra diremo che ci stavamo battendo per la pace” proviene da Il Fatto Quotidiano.