Caldo senza tregua, domani bollino rosso per 18 città, venerdì 20

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AGI - Continua il caldo torrido che da giorni opprime l'Italia. Secondo l'ultimo aggiornamento del bollettino delle ondate di calore curato dal ministero della Salute, l'allerta di livello 3, la più elevata, riguarderà 18 città domani (come oggi) e addirittura 20 venerdì. "Bollino rosso, dunque, domani 3 luglio per Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo. A queste 18 citta' dopodomani, venerdi' 4, si aggiungeranno Pescara e Venezia.Gli economisti di Allianz, costerà all'Italia l'1,2% del Pil nel 2025Le recenti ondate di calore che stanno investendo l'Europa, gli Stati Uniti e altre aree dell'emisfero settentrionale costeranno quest'anno all'Italia l'1,2% del Pil, mentre a livello europeo la perdita sarà dello 0,5% del Prodotto interno lordo, in Francia dello 0,3% e in Germania dello 0,1%, stima un nuovo studio di Allianz Trade, leader mondiale dell'assicurazione crediti, secondo cui le temperature elevate riducono sensibilmente la produttività del lavoro e incidono perciò in modo significativo sulla crescita economica. Le ondate di calore paralizzano l'economia", afferma Jasmin Groschl, senior Economist di Allianz. "In generale, le persone lavorano meno. Un giorno con temperature estreme superiori a 32 gradi Celsius equivale all'incirca a mezza giornata di sciopero. Inizialmente, questo può essere economicamente gestibile in singoli casi, ma con l'aumento dei cambiamenti climatici, sia la frequenza che l'intensità di tali eventi stanno aumentando. Ondate di calore, siccità e incendi boschivi stanno diventando la nuova normalità, a cui l'economia deve adattarsi per evitare gravi perdite a lungo termine". Allianz Trade ricorda che l'Organizzazione Internazionale del Lavoro stima una perdita del -2,2% delle ore lavorative potenziali globali a causa dello stress da calore, pari a circa 80 milioni di posti di lavoro a tempo pieno. Nel 2021, secondo il Lancet Countdown, sono andate perse 470 miliardi di ore lavorative, con un incremento del +37% rispetto alla media degli anni '90. I lavoratori nei Paesi in via di sviluppo sono i più colpiti, a causa della maggiore esposizione e delle condizioni abitative meno favorevoli. Lo studio sottolinea che le ondate di calore hanno comunque "solo impatti temporanei sulla produzione, ed è probabile una ripresa parziale nei settori manifatturiero e dei servizi, mentre le perdite in agricoltura e in alcuni settori infrastrutturali tendono a persistere". "Un'altra buona notizia -afferma Groschl - è che è possibile prepararsi alle ondate di calore, sia fisicamente che economicamente. Perché, a differenza di molti altri disastri naturali, le ondate di calore sono prevedibili".