Giovannino Glorio, rapito a 14 anni: «Avevo un’ossessione omicida, volevo farmi giustizia. Poi ho perdonato»

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Giovannino Glorio aveva 14 anni quando venne rapito. Era il 16 novembre 1993. Il sequestro durò 31 giorni; fu liberato a fronte del pagamento di un riscatto di 2 miliardi e 200 milioni di lire. Durante le fasi della liberazione fu salvato dallo 007 Nicola Calipari, a destra nella foto con il padre di Glorio e il ragazzino. Oggi pubblica un libro: Libero come il vento. E dice al Corriere della Sera che adesso lo è. Perché si è liberato dall’odio. «In quei momenti sei bloccato, è un processo che ti consuma. Avevo un’ossessione omicida. Trascorrevo le giornate a consultare riviste di armi, non uscivo di casa, non rispondevo al telefono. Volevo farmi giustizia».16 novembre 1993Il 16 novembre 1993 i rapitori entrano a casa Glorio a Roma, prendono a calci e pugni i geniotri di Giovannini. Il padre Giovanni aveva avuto successo con l’Idrochimica romana. Il ricordo più nitido del rapimento è «il baule in cui mi hanno rinchiuso. Un male sia mentale sia fisico». Durante la prigionia era «costantemente incatenato con le bende agli occhi. Ogni tanto mi lanciavano un panino sul letto per mangiare. Per andare in bagno, mi allungavano le catene. Mi sono trovato anche con una pistola alla tempia, in un videomessaggio per mio padre». Una microspia nella valigetta dei soldi fu «un’idea del magistrato per arrivare ad arrestare i malviventi. Ma i rapitori costrinsero mio padre a lanciare la valigia giù da un ponte: la microspia si ruppe. Quando l’hanno scoperto, mi hanno minacciato di morte. Fu necessario l’intervento dell’agente segreto Nicola Calipari».Nicola CalipariDopo la liberazione Calipari «veniva spesso a casa, a vedere come stavo. Fino a quando, nel 2005, è stato ucciso in Iraq nel tentativo di riportare a casa la giornalista Giuliana Sgrena». Nel frattempo lui ha perso la responsabilità genitoriale: «È successo a causa di un gesto di rabbia. Sono stato allontanato dai miei figli per due anni e mezzo: nei primi 10 mesi non li ho mai visti, poi li incontravo una volta a settimana in uno spazio neutro, con l’assistente sociale». Oggi i suoi figli: «Hanno 17, 14 e 12 anni. Stiamo per partire per la Sardegna, in camper: andiamo a prendere il vento».Il carceriereDice di aver scoperto la fede ad Assisi: «Ho camminato scalzo e ho passato la notte in un angolo della città. Ora, nella chiesa che frequento, c’è un sacerdote che parla spesso di “perdono”. Mi apre il cuore». Ha perdonato tutti? «Sì. Soprattutto una persona: il mio carceriere».L'articolo Giovannino Glorio, rapito a 14 anni: «Avevo un’ossessione omicida, volevo farmi giustizia. Poi ho perdonato» proviene da Open.