Migranti, la nave di Emergency recupera i corpi di due persone

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La nave di soccorso dell’ONG italiana Emergency, Life Support, ha recuperato venerdì i corpi di due persone e li ha trasportati domenica al porto di Augusta, in Sicilia. L’ONG ha dichiarato di aver recuperato i corpi in acque internazionali nella zona di ricerca e soccorso (SAR) libica, dopo che per giorni erano rimasti in mare senza essere recuperati dalle autorità libiche. I cadaveri sono stati avvistati per la prima volta dalla Sea Watch, che ha localizzato uno dei corpi e poi identificato altri cinque. Augusto Candido, Comandante della nave Sar di Emergency, spiega: “Si sono concluse alle ore 13 nel porto di Augusta le operazioni per lo sbarco delle salme. Questa è stata la prima volta che la Life Support di Emergency si è trovata a dover recuperare dei corpi, anziché soccorrere delle persone, ed è stata una circostanza molto pesante per l’equipaggio. Ma siamo già pronti a riprendere il mare per una nuova missione di ricerca e soccorso, per salvare vite umane”. “È sempre molto doloroso dover recuperare dei corpi, anziché poter soccorrere delle persone – commenta Anabel Montes Mier, Capomissione della Life Support di Emergency -. Ma è anche molto doloroso non riuscire a capire come sia stato possibile che nel Mediterraneo centrale, il tratto di mare più sorvegliato del mondo tra assetti navali e aerei, siano rimasti sei corpi alla deriva per oltre una settimana, fino a quando non li ha segnalati una organizzazione della flotta civile.”