Vivremo pure nel Terzo Millennio, ma certe cose non cambiano mai. Ancora oggi, per una donna ricoprire un ruolo professionale prestigioso è maledettamente difficile, specie se ha avuto l’audacia di intrufolarsi in un sentiero battuto tradizionalmente solo dagli uomini.Il guaio è che, spesso, essere brave non basta. Il rischio, per una donna in gamba, è di essere valutata con più severità rispetto ai colleghi uomini, e di fare fatica a fare carriera nonostante il grado elevato di professionalità.In questo scenario, di certo per una lavoratrice avere un carattere spigoloso non aiuta, anzi; quasi sempre chi ce l’ha viene messa in disparte, nel campo lavorativo e non solo.Ne sa qualcosa il capitano della polizia Roxane Montchrestien, professionista tanto brava quanto scorbutica. Un brutto giorno, i suoi capi decidono di staccare per lei un bel biglietto di sola andata per l’ufficio affari non convenzionali della polizia di Parigi, il classico cimitero degli elefanti dove vengono trasferiti i poliziotti caduti in disgrazia. Certo, lavorare lì è sempre meglio che essere licenziata, come avevano pensato in un primo momento di fare.Ma a Roxane il pensiero di prestare servizio in un reparto dove probabilmente la maggior parte delle chiamate che riceverà saranno di persone che credono di aver avvistato un UFO dà lo sconforto. E pure l’urto dei nervi.Così, quando arriva nel suo nuovo ufficio e capisce che ad assisterla ci sarà solo Valentine, una studentessa della Sorbona che sta preparando una tesi proprio sull’ufficio affari non convenzionali, Roxane non ci mette niente a prendersela con la povera ragazza, che si sorbisce lo sfogo della poliziotta con nonchalance tutta francese. Forse, in cuor suo, la giovane ha capito che ha davanti un cane che abbaia, ma non morde. E infatti, Roxane è irascibile, ma non farebbe male ad una mosca.Inoltre, la capitana è brava nel suo lavoro, ma brava veramente; per lei, essere un poliziotto non è solo un mestiere, ma qualcosa che le scorre nelle vene come il sangue.Non a caso, agli ingranaggi del suo cervello basta poco per mettersi in moto; ed è proprio questo che succede quando accade un fatto bello grosso.Pochi giorni prima di Natale, all’ufficio affari non convenzionali arriva la notizia che hanno trovato una giovane donna che faceva il bagno nella Senna in evidente stato confusionale, vestita solo di un orologio. Ma questo non sarebbe niente; il punto è che la sconosciuta, che nel frattempo è riuscita inspiegabilmente a scappare, ha il DNA di una violinista morta qualche tempo prima.Di fronte ad un evento simile, la poliziotta comincia a dubitare. Se non si può essere vivi e morti allo stesso tempo, quale intrigo si nasconde dietro questa storia che sembra odorare sempre di più di paranormale?“La sconosciuta della Senna” è un giallo del 2020 di Guillaume Musso, scrittore francese famoso ed apprezzato anche in Italia.L’autore, nelle sue opere, si trova spesso ad affrontare tematiche riguardanti il dopo vita, con un approccio aperto alla possibilità che l’esistenza continui in un modo diverso dopo la morte.In “La sconosciuta della Senna” il tema del paranormale è presente, ma non è l’elemento centrale del romanzo, che è incentrato piuttosto sulla risoluzione del mistero che si nasconde dietro l’apparizione e la sparizione della sconosciuta.Così, l’autore mette in scena una sorta di gioco ad incastro, composto da una serie di meccanismi collegati tra loro in modo apparentemente inspiegabile. Ed è immediatamente chiaro che l’enigma possa essere risolto solo da qualcuno capace di rimanere saldo di fronte ad avvenimenti che non sembrano avere una spiegazione razionale.Musso, così, costruisce un’opera estremamente godibile, con una trama avvincente e priva di cali di tensione, tanto da tenere incollati alla lettura pur di sapere come va a finire. In effetti, il grande pregio del romanzo è di non essere per niente scontato, perché niente è come sembra e ogni spiegazione degli eventi è valida, ma anche il suo contrario.Il personaggio della protagonista, Roxane, rimane a sua volta avvolto nel mistero. Della sua vita privata non si sa quasi nulla, se non che è spaventosamente sola, anche se riesce a gestire in qualche modo questa situazione. La poliziotta, tuttavia, ha un lato profondamente umano che tiene nascosto perfino a se stessa, ed è per questo che si accaparra le simpatie del lettore.Sono ben delineati anche gli altri personaggi, come Raphaël Batailley, uno scrittore coinvolto nelle indagini, che nasconde nel suo passato un trauma che pesa come un macigno sulla sua anima.“La sconosciuta della Senna”, dunque, è un romanzo assolutamente consigliabile, che può diventare un’ottima compagnia nelle notti insonni funestate dal caldo della torrida estate italiana. (Federica Focà)