Pride Budapest 2025, la manifestazione che sfida i divieti di Orban

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Oggi è il giorno dell’atteso Pride Budapest 2025, vietato dalle autorità ungheresi ma con i partecipanti decisi a scendere comunque in piazza. La tensione è alta: una decina di membri del collettivo di estrema destra ungherese ’64 Counties Youth Movement’ ha provato a occupare Vsroshsza Park dove tra poche ore inizierà il Budapest Pride.Obiettivo dei manifestanti quello di impedire fisicamente la partenza del corteo per i diritti della comunità Lgbt che da quest’anno è vietato dalla legge ungherese. Dopo una lunga trattativa con la polizia magiara i manifestanti sono stati allontanati.Orban pubblica foto con i nipoti: “Orgoglioso di loro”Nella giornata del Pride a Budapest, da lui fortemente osteggiato, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha pubblicato una foto su Facebook che lo ritrae insieme a tre nipoti. “Sono orgoglioso di loro”, ha scritto. La politica italiana si divide sul Budapest Pride 2025La politica italiana è divisa sulla situazione ungherese, in particolare dopo la decisione di Orban di vietare il Pride. Molti politici del centrosinistra sono andati personalmente a Budapest per partecipare alla manifestazione. “Oggi al ‘Budapest Pride’ per stare a fianco della comunità Lgbtqia+ ungherese ma anche perché è inaccettabile che in un Paese membro dell’Unione europea venga vietato un Pride. Se non c’è più libertà di manifestare non c’è più democrazia“, scrive su X il parlamentare europeo Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale Pd.Anche il leader di Azione, Carlo Calenda, è nella capitale ungherese: “L’Europa si fonda sullo Stato di diritto, la tutela del diritto di manifestare pacificamente e di amare chi si vuole indipendentemente dal sesso. Oggi sono a Budapest per testimoniare che i liberali non accettano in silenzio la deriva proputiniana e autoritaria di Orban. #Pride”, scrive Calenda su X.Marco Cappato, fondatore del movimento europeo Eumans, chiede di “sospendere l’Ungheria dal Consiglio Ue”. “Il Primo ministro Orban ha invitato tutti a rispettare le leggi, intimando il rispetto del divieto a non manifestare in occasione del Pride. Saremo oggi a Budapest con una delegazione di Eumans, a manifestare violando il divieto posto da Orbàn in quanto del tutto illegale. È infatti il premier ungherese a non rispettare le leggi, essendo la libertà di associazione e manifestazione un diritto fondamentale riconosciuto nella carta dei diritti dell’Unione”, sottolinea Cappato. “Proprio per discutere le iniziative civiche da intraprendere per fare rispettare la democrazia e lo Stato di diritto in Ungheria e in tutta Europa, stamani abbiamo tenuto una assemblea civica aperta cui hanno partecipato attivisti, parlamentari, giuristi e cittadini da tutta Europa. Tra le proposte all’ordine del giorno c’è la sospensione dell’Ungheria dal diritto di voto in seno al Consiglio europeo e la creazione dello statuto delle ‘associazioni europee’, in modo da scavalcare gli ostacoli e il boicottaggio che le organizzazioni della società civile subiscono in Ungheria e in altri Paesi europei”, aggiunge Cappato.Sul fronte opposto la Lega: “La sinistra e gli amici di Salis in gita in Ungheria. Buon viaggio!”, scrive su Facebook il partito di Matteo Salvini, pubblicando un’immagine dei leader di Pd e Az, Elly Schlein e Carlo Calenda, che oggi parteciperanno alla marcia del Pride a Budapest.