Infiltrazioni sulla sanità di Reggio Calabria, assolto ex consigliere Nicola Paris. La sentenza: 12 condanne

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Il Tribunale di Reggio Calabria ha escluso l’aggravante mafiosa per i 12 imputati che sono stati condannati nel processo “Inter Nos” che, nell’agosto 2021, aveva portato all’arresto di 17 persone tra cui l’ex consigliere regionale Nicola Paris, finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione e oggi assolto con la formula “per non aver commesso il fatto”. Il processo è nato da un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti della sanità reggina.In attesa delle motivazioni, che saranno depositate entro 90 giorni, il processo di primo grado e le condanne rimediate da un gruppo di imprenditori hanno confermato alcune irregolarità negli appalti dell’Asp di Reggio Calabria ma i giudici hanno escluso che nelle gare attenzionate dalla guardia di finanza ci sia stato un interessamento delle cosche. La pena più pesante (6 anni e 6 mesi di reclusione) è stata inflitta ad Antonino Chilà. Sono stati condannati anche gli imprenditori Domenico Chilà (5 anni e 6 mesi), Giovanni Lauro (5 anni), Angelo Zaccuri (5 anni), Bruno Martorano (5 anni), Antonio Costantino (5 anni), Lorenzo Delfino (4 anni e 6 mesi), Sergio Piccolo (4 anni e 6 mesi), Gianluca Valente (4 anni e 6 mesi). Per il Tribunale, inoltre, sono colpevoli pure alcuni dipendenti dell’Asp: il direttore dell’ufficio Acquisizione beni e servizi Nicola Calabrò (5 anni di carcere), il collaboratore amministrativo esperto Francesco Macheda (5 anni) e la funzionaria Filomena Ambrogio (3 anni e 6 mesi).Otto, invece, le assoluzioni decise dai giudici tra cui quella di Nicola Paris, eletto nelle liste dell’Udc con 6358 voti al consiglio regionale nel 2020, l’anno prima di essere arrestato. Per i pm della Dda, avrebbe tentato di intervenire sull’ex presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì, al fine di sollecitare il rinnovo contrattuale dell’ex direttore del settore Gestione risorse economico-finanziarie dell’Asp reggina. Un’accusa che, in aula, è stata contestata dai difensori di Paris, gli avvocati Francesco Calabrese e Attilio Parrelli, ai quali il Tribunale ha dato ragione dopo 3 anni e mezzo di processo nel corso del quale la Procura ha sostenuto pure che Paris avrebbe agito “nell’interesse degli imprenditori che lo avevano sostenuto durante la campagna elettorale”.Sono caduti, infine, i capi di imputazione contestati agli altri sette imputati, dirigenti e funzionari dell’Azienda sanitaria provinciale. Sono stati assolti, infatti, l’ex direttore generale Rosanna Squillacioti, l’ex commissario Francesco Sarica, la dirigente dell’ufficio Programmazione e Bilancio dell’Azienda Angela Minniti, il direttore di esecuzione delle gare d’appalto Giuseppe Giovanni Galletta, il primario del pronto soccorso di Locri Domenico Salvatore Forte, l’impiegato dell’ospedale di Melito Porto Salvo Salvatore Idà e l’impiegato presso il Settore Farmacie Convenzionate dell’Asp di Reggio Calabria Domenico Custoza.L'articolo Infiltrazioni sulla sanità di Reggio Calabria, assolto ex consigliere Nicola Paris. La sentenza: 12 condanne proviene da Il Fatto Quotidiano.