La Russia è pronta a partecipare a un nuovo round di colloqui con l’Ucraina a Istanbul. Lo ha detto Vladimir Putin durante una conferenza stampa a Minsk, in Bielorussia. “Abbiamo concordato che, dopo il completamento di questa fase (di attuazione degli accordi raggiunti in precedenza in Turchia, ndr), terremo un terzo round di negoziati. In generale, siamo pronti”, ha affermato. I diplomatici che hanno guidato le delegazioni di Mosca e Kiev nelle prime due tornate di trattative svoltesi in riva al Bosforo “continuano a mantenere contatti diretti per telefono” tra loro, e attualmente “stanno discutendo di quando si terrà la prossima tornata”, ha detto il presidente russo, aggiungendo che nel terzo incontro dovranno essere discussi i memorandum presentati da ciascuna delle parti per una soluzione pacifica del conflitto. Documenti che tuttavia, ha ammesso, sono “ai poli opposti“. Il leader del Cremlino ha specificato che Mosca è pronta a consegnare all’Ucraina i corpi di altri 3.000 soldati di Kiev uccisi nel conflitto, oltre ai 6.000 già consegnati.Sono “sciocchezze” le affermazioni di chi parla di una minaccia russa alla Nato per motivare l’aumento delle spese militari dei Paesi membri dell’Alleanza, ha affermato Putin. L’intenzione dell’Occidente “è indicativa della sua aggressività”, ha proseguito. “Sullo sfondo di questa retorica sulla presunta aggressività immaginaria della Russia, si comincia a parlare della necessità di armarsi. Bene, che si armino pure. Riteniamo che il riferimento all’aggressività della Russia sia assolutamente infondato. Non siamo noi ad essere aggressivi, ma questo cosiddetto Occidente collettivo e aggressivo”.Da parte sua Mosca, ha affermato il presidente della Federazione, sta calcolando le sue spese militari prendendo in considerazione solo quello che è necessario per “completare l’operazione militare speciale” in Ucraina. “Questo è ciò che teniamo in considerazione, non piani aggressivi contro Paesi europei e Nato. Noi pianifichiamo di ridurre la spesa, mentre loro di aumentarla”, ha detto ancora Putin. “Stiamo pianificando di ridurre le spese per la difesa. Per il prossimo anno, e per quello dopo ancora, e per i prossimi tre anni”. “Non c’è ancora un accordo definitivo tra il ministero della Difesa, il ministero delle Finanze e il ministero dello Sviluppo Economico, ma in generale tutti stanno pensando in questa direzione. E l’Europa sta pensando a come aumentare le proprie spese, al contrario”, ha detto Putin. Attualmente la spesa per la difesa della Russia ammonta al 6,3% del Pil, ovvero circa 13,5 trilioni di rubli, il che è ”molto”, ha specificato il leader del Cremlino. Un’altra differenza tra In questo contesto Mosca spende denaro “nel sostegno” al proprio “complesso militare-industriale” mentre, a suo dire, i Paesi europei “spenderanno il 5%” del Pil “in acquisti dagli Stati Uniti e nel sostegno al complesso militare industriale di questi”.L'articolo Ucraina, Putin: “Russia pronta a nuovi colloqui di pace a Istanbul. Vogliamo ridurre le spese per la difesa” proviene da Il Fatto Quotidiano.