Firenze, 27 giu. (LaPresse) – Il Tribunale del Riesame di Firenze ha disposto la misura cautelare in carcere per Maria Concetta Riina e Antonino Ciavarello, rispettivamente figlia e genero del defunto capo di Cosa Nostra Salvatore Riina, indagati in concorso per estorsione aggravata dal metodo mafioso e per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di due imprenditori toscani. Ne dà notizia la Procura di Firenze spiegando che aveva fatto appello per il provvedimento del Gip che aveva rigettato la richiesta di misura cautelare. Il Tribunale del Riesame ha ritenuto invece sussistenti i gravi indizi di colpevolezza dei reati contestati agli indagati e dell’aggravante del metodo mafioso, ha affermato essere fondati il pericolo di inquinamento probatorio e il pericolo di reiterazione del reato. I fatti risalgono al mese di agosto dello scorso anno.