Sabato 5 e domenica 6 luglio prosegue a Macerata Buon’Estate, rassegna di arti performative a Palazzo Buonaccorsi promossa dal Comune di Macerata con l’AMAT, il contributo di Regione Marche e MiC e in collaborazione con Lagrù. Alla Sala dell’Eneide alle ore 20,30 e alle ore 22 protagonista è la danza di Adriano Bolognino in Come neve. “Quando mi è stato commissionato questo nuovo lavoro – racconta il coreografo – ho subito iniziato a pensare all’idea di benessere, a cosa significhi per me “stare bene” e a come la danza possa tradurre questa condizione. L’immagine da cui sono partito è quella della neve che si osserva quando si è piccoli alla finestra. Ho contemplato il bianco del fuori e il caldo del dentro, il senso di protezione e di comunità che spesso si prova in questi momenti. Prima di iniziare a lavorare con i corpi dei danzatori, ho pensato a creare un ambiente che rispecchiasse già l’idea della creazione, a cominciare dai loro abiti. Così ho deciso di coinvolgere nel progetto “Il club dell’uncinetto”, un gruppo di donne che, durante la pandemia, si è ritrovato per reinventarsi, riscoprendo un’arte, trasformandola in un nuovo lavoro. Trovando coraggiosamente una nuova luce da cui ripartire e trarre benessere in un momento così buio per tutti. Incarnando perfettamente il mio senso di benessere. In questo scoprirsi, confortarsi e confrontarsi con l’altro. Sono molto affascinato da quest’arte, dalla poesia che trasforma un filo in un abito, se guidato dalle mani giuste. Questo prezioso ricamo artigianale, mi fa pensare ai corpi dei danzatori, artigiani anch’essi, che con corpo e movimento sono capaci di dare vita a qualcosa di nuovo, creativo, originale. Qualcosa di unico, come un fiocco di neve che cade al suolo. Si tratta di un’affinità̀ sorprendente, poiché́ si racconta che la lavorazione all’uncinetto nacque in un piccolo paesino, dove una signora, molto abile nei lavori artigianali, rimase affascinata dallo spettacolo dei fiocchi di neve che cadevano sul suo davanzale e cercò di riprodurre la loro bellezza con un filo di cotone e un grosso ago ricurvo. Intrecciando questi elementi, vorrei invadere lo spettatore con una nevicata improvvisa di corpi in movimento, fermare il suo tempo davanti a una serena contemplazione. Per me il benessere è proprio questo. Abbracciare una passione, condividerla. Ricucire un rapporto con una persona amata. Scoprire una parte nuova di sé e impegnarsi ad alimentarla, cucendone sempre un nuovo pezzetto. Comporre una coreografia come fosse uncinetto: una trama intricata eppure sofisticata, un intreccio consapevole che genera nuove forme”.Danzano Noemi Caricchia e Roberta Fanzini, lo spettacolo è una co-produzione Körper – Centro Nazionale di Produzione della danza, Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza – Festival Danza in Rete, con il sostegno di Orsolina28, Nitja Senter samtidskunst, Italian Institute of Culture in Oslo, Italian Embassy in Norway, le musiche sono di Olafur Arnalds/JosinInformazioni presso biglietteria dei Teatri 0733 230735, AMAT 071 2072439 e prevendite circuito vivaticket, anche on line (con aggravio di costo a favore del gestore del servizio).