33 anni fa, via D'Amelio. Meloni: "L'Italia ha il diritto di conoscere la verità"

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AGI - A 33 anni di distanza il testimone della lezione di Paolo Borsellino "è ancora saldo". Così la premier Giorgia Meloni, nel suo intervento alla Camera durante la cerimonia in memoria di Paolo Borsellino."Il modello per la lotta alla mafia italiano è seguito in tutto il mondo. Torno dal G7 e una delle dichiarazioni del vertice sulla lotta alla criminalità organizzata è seguire il principio 'follow the money', un principio che parte da qui", ha detto la premier in occasione della cerimonia alla Camera in memoria di Paolo Borsellino. "Milioni di italiani hanno preferito impegno all'indifferenza, hanno preferito il coraggio, hanno scelto di percorrere la strada dell'onore della nazione contro il finto onore di uomini che si proclamano d'onore. Borsellino ci ha insegnato che avere paura è umano, ma quando si combatte in ciò in cui si crede il coraggio è più forte della paura. È stata la scintilla di un incendio di speranza, giustizia e di amore per l'Italia", ha aggiunto.Il diritto di conoscere la verità sulla strage di via D’Amelio"Il popolo italiano ha il diritto di conoscere la verità". Lo dice la premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla Camera alla cerimonia in memoria di Borsellino, riferendosi alla strage di via D’Amelio. La premier ha espresso parole di elogio per il lavoro che sta portando avanti in merito la commissione Antimafia."Ogni sforzo per conoscere quella verità deve essere sostenuto. Come quello che sta portando avanti la commissione parlamentare Antimafia che con coraggio, con determinazione sta lavorando in questa direzione. Bisogna continuare con una ricerca instancabile per fare luce sulle pagine ancora buie di quegli anni della nostra storia", ha aggiunto la premier.Dalle stragi, un movimento di popoloIl sacrificio di Paolo Borsellino "non ha motivato solo me ma anche tanti altri che da quella strage di mafia ha deciso di impegnarsi. Da quelle stragi è partito un movimento di popolo che ha detto no all'illegalità con cui la mafia voleva condannare l'Italia". Così la premier Giorgia Meloni, nel suo intervento alla Camera alla cerimonia in memoria di Paolo Borsellino.Dalle stragi di mafia – ha detto la premier – "è partito un movimento di popolo che per la prima volta ha detto visibilmente no alla violenza, al ricatto, all'omertà a cui la mafia avrebbe voluto condannare l'Italia. La reazione è stata una grande sottovalutazione di Cosa Nostra: milioni italiani hanno preferito l'impegno all'indifferenza, il dovere all'ignavia, hanno scelto l'onore e la nazione contro il finto onore di chi si proclama uomo d'onore. È stata la scintilla di un incendio di speranza e amore per l'Italia", ha concluso.