Lo scorso 20 febbraio 2025 insieme a Padre Maurizio Patriciello sono stato audito in via informale (ottava volta) dalla Commissione Ecomafie. Quel giorno era la giornata mondiale dedicata al contrasto del colangiocarcinoma epatite c negativo, che vede come causa patogenetica principale l’avvelenamento da sostanze tipo diossine e policlorobifenili (pcb) in particolare tipo 118 (IARC 2010) contenuto nell’apirolio prodotto dalla ditta Caffaro di Brescia sin dal 1982.Nel 2007 quale difensore civico delle Assise di Palazzo Marigliano presiedute dall’Avvocato Gerardo Marotta, fui inviato a studiare cosa stesse accadendo ad Acerra dichiarata colpita da disastro ambientale nel 2006 dal governo Prodi. Scoprii che si stava procedendo all’abbattimento di tutte le pecore a libero pascolo presenti nel territorio fertilissimo della città di Acerra perché nel loro latte erano state riscontrate in concentrazioni altissime diossine e pcb. Ma le stesse analisi erano negate ai loro pastori morenti come Vincenzo Cannavacciuolo.L’avvelenamento da pcb e diossine tipo Caffaro, specie pcb 118, è stato da me trovato in eccesso nel sangue sia dei Pastori di Acerra che del vigile eroe Michele Liguori, ucciso proprio da un colangiocarcinoma epatite c negativo.Ho comunicato alla Commissione che, grazie alle analisi di diossine e pcb fatte da me a mie spese nel 2008 e nel 2018, ho reso giustizia a queste persone e dimostrato il nesso di causalità in giudizio contro gli avvelenatori di Acerra. Abbiamo preso atto e comunicato che, da allora, nonostante decine di milioni di euro spesi, non abbiamo registrato alcun altro nesso di causalità dimostrato in giudizio in Regione Campania.I Comitati ambientalisti bresciani sono venuti a conoscenza della storia del vigile eroe e, spontaneamente, avevano deciso in intitolare la locale sede di Polizia ambientale alla memoria di Michele. Il 19 maggio 2019, insieme a Padre Maurizio Patriciello, in occasione di un convengo sull’ambiente a Brescia, a cui presenziavano anche il ministro Sergio Costa e il generale Vadalà, oggi nominato Commissario unico alle bonifiche in Campania, insieme alla vedova Maria del Buono, abbiamo inaugurato la prima sede di Polizia ambientale “Michele Liguori” a Calcinato, in provincia di Brescia.In quell’occasione, e con mia grande sorpresa, mi furono sottoposte le analisi di diossine e pcb individuali eseguite dalla Regione Campania a cinquanta cittadini di Calcinato (Brescia), che erano state consegnate senza spiegare ai pazienti il significato clinico dei valori riscontrati. Quei prelievi hanno contribuito con efficacia ad alzare l’attenzione sul territorio a danno del quale stava avvenendo quel che è accaduto in Terra dei fuochi con spandimento sui terreni agricoli di falsi ammendanti e fanghi tossici.Dopo numerose denunce e una intensa attività investigativa e giudiziaria il 19 febbraio scorso i comitati lombardi hanno avuto ottenuto la prima condanna – per quanto da loro ritenuta molto modesta – per i fanghi tossici sversati nel territorio. Dopo oltre 7 anni e soltanto in primo grado di giudizio, è arrivata infatti una pena di un anno e 4 mesi, una condanna molto modesta se si pensa alla estensione notevole di tali spandimenti e alle ormai accertate conseguenze di questo tipo di reati.A fronte di ormai centinaia di casi di avvelenamento di territori, dalla Campania alla Lombardia, pochissime sono infatti le condanne pesanti e definitive, nonostante la presenza di leggi penali ambientali a partire dal 2015. Le leggi vigenti si dimostrano ancora ben poco efficaci nel punire adeguatamente chi avvelena territori con rifiuti tossici che uccidono anche a distanza di decenni dal loro sversamento.Terra dei Fuochi è un termine inappropriato con il quale viene indicato lo sversamento con terribili conseguenze sulla salute pubblica dello smaltimento illecito di rifiuti industriali. Nella mia Regione tale termine è stato messo al bando dal Presidente De Luca perché danneggia la “buona salute” delle nostre pummarole.Il sistema dei roghi tossici è solo uno dei numerosi meccanismi di sversamento e di danno: la Campania è soggetta a questo tipo di sversamenti circa cinque volte meno della Lombardia perché la produzione industriale ma anche l’evasione fiscale delle attività manifatturiere è circa cinque volte maggiore in Lombardia rispetto alla Campania.E’ essenziale ed importante avviare a soluzione Terra dei Fuochi campana ma deve essere chiaro a tutti che i meccanismi alla base della tragedia del fenomeno dello scorretto smaltimento dei rifiuti industriali che oramai da oltre venti anni sta avvelenando in tutte le regioni italiane, sono nazionali e non certo limitati alla sola Terra dei Fuochi campana. I veleni nel nostro sangue, ormai uguali e in eccesso dai lombardi ai campani, hanno veramente unificato gli italiani più del sangue versato dai nostri eroi del Risorgimento!L'articolo Prima condanna a Brescia per fanghi tossici: ma le leggi ambientali vanno migliorate proviene da Il Fatto Quotidiano.