L’Arabia Saudita ospita 15 milioni di stranieri nel suo Paese che “godono dei loro diritti senza discriminazioni”. Lo ha annunciato il Presidente della Commissione per i diritti umani, Hala Al-Tuwaijri, alla 58esima sessione del Consiglio per i diritti umani a Ginevra. L’esponente saudita ha spiegato che il suo Paese ha sviluppato il suo sistema legislativo, che ha contribuito a costruire un solido quadro giuridico che protegge e rafforza i diritti umani. Ora il Regno abbraccia una società diversificata che include più di 15 milioni di stranieri di oltre 60 nazionalità, che costituiscono più del 44% della popolazione, e godono dei loro diritti senza discriminazioni e con i massimi livelli di protezione.Al-Tuwaijri ha sottolineato che l’Arabia Saudita non ha risparmiato sforzi nel promuovere la pace e la sicurezza internazionale basandosi sui suoi valori consolidati e sul suo impegno nell’attuazione dei principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite, a partire dal suo sostegno alle cause giuste e dalla fine delle crisi, tra cui quella ucraina, anche grazie alla mediazione del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, presidente del Consiglio dei ministri, culminata con il rilascio di numerosi prigionieri nell’ambito del processo di scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina. “Se vogliamo che il rispetto dei diritti umani prevalga ovunque nel mondo, dobbiamo mantenere società forti e coese, contrastando le pratiche che danneggiano l’intera società, come il disprezzo per le religioni e i simboli religiosi, l’incitamento all’odio e l’importanza di preservare la famiglia”, ha affermato.