Il Papa al Gemelli, "ha riposato bene". Parolin sulle voci di dimissioni, "inutili speculazioni"

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AGI - Papa Francesco "ha riposato bene". Lo afferma la sala stampa vaticana. Una sola riga per "tranquillizzare" sulla salute del Pontefice. Ieri pomeriggio nel briefing stampa dal Gemelli, i medici hanno sottolineato che il Papa "non è fuori pericolo" ma al momento "non è in pericolo di vita". E mentre il Pontefice è ricoverato al Gemelli, il tema delle sue possibili dimissioni continua ad essere di attualità. "Mi sembrano tutte inutili speculazioni. Ora stiamo pensando alla salute del Santo Padre, alla sua ripresa, al suo ritorno in Vaticano: queste sono le uniche cose che contano", spiega, in un'intervista al Corriere della Sera, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, tornato tre giorni fa dal Burkina Faso. "Grazie a Dio, le notizie che arrivano dal Gemelli sono incoraggianti, si sta riprendendo. Gli sono state mandate delle pratiche d'ufficio e ciò significa che procede bene", sottolinea Parolin che, in merito a una sua possibile visita, aggiunge: "E' meglio che resti protetto e abbia meno visite possibili, per poter riposare e così rendere più efficaci le terapie a cui è sottoposto".In questi giorni si sono diffuse notizie false e allarmi, si torna a parlare di "corvi" intorno al Vaticano. "Sinceramente, devo dire che non conosco se ci sono manovre del genere e cerco, in ogni caso, di restarne fuori. D'altra parte - osserva Parolin -, penso sia abbastanza normale che in queste situazioni si possano diffondere voci incontrollate o venga pronunciato qualche commento fuori luogo: non è certo la prima volta che accade. Non credo però che ci sia alcun movimento particolare, e finora non ho sentito niente del genere".Nell'intervista un richiamo anche ai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, Gaza, dove Parolin ha messo in guardia da "imposizioni unilaterali". "La pace autentica e giusta - rimarca il Segretario di Stato vaticano - nasce dal coinvolgimento di tutte le parti in causa. Bisogna che tutti vengano coinvolti e siano disposti a negoziare per arrivare ad accordi mutuamente accettati. Altrimenti la pace non sarà mai stabile e duratura e il mondo diventerà una giungla nella quale aumenteranno i conflitti, con le loro terribili conseguenze di distruzione e di morte".