AGI - È di nuovo Trump show. Il presidente degli Stati Uniti è tornato a parlare durante la prima riunione di gabinetto della Casa Bianca e toccando molti punti 'caldi'. Ue, dazi, Cina, Ucraina, ambiente. In particolare si è scagliato contro Bruxelles definendo l'integrazione europea, un progetto promosso per decenni da Washington, come radicato nel tentativo di ostacolare e "truffare" gli Stati Uniti. "Sentite, siamo onesti, l'Unione Europea è stata progettata per farci arrabbiare".Anche per questo motivo, il leader repubblicano ha annunciato che i prodotti europei saranno "presto" soggetti a dazi del 25%. "Abbiamo preso la decisione, e la annunceremo a breve, che sarà del 25%", 'il livello' al quale dovrebbero essere tassati dall'inizio di aprile anche le esportazioni messicane e canadesi.La questione UcrainaL'inquilino della Casa Bianca è poi tornato sulla spinosa questione della guerra in Ucraina spiegando come spetti ancora all'Europa offrire garanzie di sicurezza a Kiev e rifiutando di fare promesse agli Stati Uniti nell'ambito di un accordo per le risorse naturali dell'Ucraina. "Non ho intenzione di fornire garanzie di sicurezza. Lo faremo fare all'Europa, perché... l'Europa è il loro vicino di casa, ma ci assicureremo che tutto vada bene".Il presidente americano ha quindi affossato le aspirazioni dell'Ucraina di entrare nella Nato, ribadendo ancora una volta la posizione della Russia secondo cui la questione ha causato la guerra di tre anni. "La Nato... potete scordarvela", ha detto quando gli è stato chiesto di un potenziale accordo per porre fine alla guerra. "Penso che sia probabilmente la ragione per cui è iniziata l'intera faccenda". Poi ha confermato l'incontro a Washington con il suo omologo ucraino. "Il presidente Zelensky verrà venerdì, questo è ormai confermato".I rapporti con la CinaNel suo discorso fiume, Trump ha voluto ribadire anche lo stato dell'arte dei rapporti con Pechino, lanciando un messaggio di pace che non cela, però, anche un monito. "Ho un buon rapporto - ha detto, parlando ai giornalisti - con il presidente Xi Jinping, vogliamo che la Cina investa negli Stati Uniti" ma, ha aggiunto, devono capire che "non potranno più approfittarsi" degli Stati Uniti.Il tycoon ha evitato, invece,di impegnarsi a prevenire un'invasione cinese di Taiwan. "Non voglio mettermi in quella posizione", ha risposto quando i giornalisti gli hanno chiesto alla Casa Bianca se avrebbe promesso che sotto il suo mandato Pechino non avrebbe invaso l'isola. "E se lo dicessi, di certo non lo direi a voi. Lo direi ad altre persone, magari sedute intorno a questo tavolo", ha aggiunto.