Sala Santa Rita: la mostra “Lo Sguardo Periferico. La grafica sociale di Coco Cerrella” dal 28 febbraio al 7 marzo

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Dal 28 febbraio al 7 marzo, la Sala Santa Rita ospita la mostra Lo sguardo periferico. La grafica sociale di Coco Cerrella28 manifesti grafici rappresentano 10 anni di carriera dell’artista designer argentino, da sempre impegnato in un percorso di denuncia delle diseguglianze e difesa dei diritti universaliA partire da venerdì 28 febbraio e fino al 7 marzo, la Sala Santa Rita di Roma è lieta di ospitare la mostra Lo sguardo periferico. La grafica sociale di Coco Cerrella, dedicata al percorso del designer grafico argentino noto per il suo attivismo nell’ambito dei diritti umani, dell’uguaglianza di genere e della sostenibilità ambientale. Celebre per l’utilizzo del manifesto grafico come strumento con cui documentare, denunciare, suggerire e sollecitare riflessioni su grandi temi, Cerrella approda per la prima volta a Roma, e in Italia, con una personale in cui trovano spazio 28 sue opere, esposte in sequenza cronologica, che coprono una produzione artistica di oltre 10 anni e sintetizzano il proprio percorso di ricerca artistica, esclusivamente dedicato a tematiche di grande attualità politica e sociale come l’emigrazione, la tolleranza, lo smaltimento dei rifiuti, il diritto al lavoro, l’impatto dei social media e la difesa dell’ambiente.Un percorso culturale, il suo, affinato anche in anni di didattica vissuti come militanza, che muove dalla convinzione di poter sollecitare un approccio critico nel singolo individuo incidendo di conseguenza sulla collettività intesa come un organismo vasto, sintesi di singole individualità connesse. In questa dinamica, assume un’importanza fondamentale quello che lui definisce lo ‘sguardo periferico’, quel punto di vista che nasce dai margini, da quelle culture inascoltate, da quelle pieghe del mondo all’interno delle quali convivono la tragedia e l’epica. Il manifesto grafico diviene così per Cerrella, registratore dei tanti segnali provenienti dal mondo degli ultimi, catalizzatore di necessità e paure, fragilità e miserie, incertezze e diseguaglianze che il suo tratto, per nulla estetizzato, trasforma in segnali di possibilità futura per le popolazioni del mondo.Attraverso l’uso di un linguaggio spesso irriverente o volutamente provocatorio, l’artista invita il pubblico a liberarsi di quel ‘rumore semantico’ che confonde i messaggi e anestetizza il pensiero critico, invitandolo a coltivare una più autentica necessità, quella di ‘agire’. Cerrella non ha e non vuole dare risposte, chiede semplicemente ai suoi visitatori di porsi delle domande. Come nel caso dell’opera Homo umbilicus (2019), un disegno di un uomo piegato che guarda il suo ombelico. I due piccoli cerchi posti al centro del poster rappresentano proprio l’occhio e l’ombelico dell’uomo e altro non sono che l’immagine dell’individualismo e della mancanza di empatia. Siamo dunque passati – sembra dirci l’artista – da homo erectus a homo umbilicus?Altro tema fondamentale nel suo lavoro, e che l’esposizione romana mette bene in evidenza, è la critica nei confronti dei media e del loro controverso ruolo ricoperto nella società contemporanea rappresentato, ad esempio dai due recenti lavori del 2019: Twit (Tuit) e Ragno (Araña). Nel primo un tweet è rappresentato come un rotolo di carta igienica che simboleggia criticamente la costruzione delle bugie e dei discorsi di odio da parte dei social network; nel secondo la critica è ai molti canali di notizie – sintetizzati dalla figura del ragno – che spesso diffondono paura, alimentano pregiudizi e manipolano l’opinione pubblica.Anche l’ambiente, la sua protezione e conservazione è al centro della riflessione di Cerrella. In Rifiuti elettronici (Basura Electrónica, 2017), attraverso l’immagine di un mappamondo fatto completamente da schede elettroniche, l’artista si concentra sul problema dello smaltimento del materiale proveniente da elettrodomestici dismessi e non funzionanti; mentre in Sete (Sed, 2023) è la raffigurazione di una pianta di cactus in un bicchiere vuoto a ricordare al pubblico di aver cura dell’acqua, bene primario.Ultimo in ordine cronologico il poster Tolleranza (Tolerancia, 2024) ideato per la mostra internazionale itinerante Tolerance Travelling Poster, fondata nel 2017 da Mirko Ilić. La metafora di una miccia accesa mira a stimolare domande e riflessioni sul concetto di tolleranza, elemento essenziale per la convivenza umana. È possibile tollerare tutto? Ci sono limiti alla tolleranza? Dovremmo tollerare gli altri o accettarli?La mostra Lo sguardo periferico. La grafica sociale di Coco Cerrella è a cura di ISIA Roma Design e promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura – Dipartimento Attività Culturali.***Coco Cerrella è designer e attivista grafico argentino. Si è laureato nel 2001 all’Università di Buenos Aires, dove ha iniziato a insegnare nel 2007. Tiene laboratori di design nelle carceri e nel settore privato. Specializzato in identità visiva per progetti dal forte impatto sociale e la creazione di manifesti per campagne di sensibilizzazione. Le sue opere sono state esposte in 40 paesi e incluse nel libro The Design of Dissent di Milton Glaser e Mirko Ilić. È stato premiato con i Latin American Design Awards, Golden Turtle Russia, Graphis Poster Annual (premi Platinum, Gold x2, Silver x5), Biennale Iberoamericana di Design 2016, 2020 e 2022, Sello Buen Diseño Argentino e molti altri. Ha fatto parte di giurie di concorsi nazionali e internazionali, relatore presso TEDx, Forum Art & Branding Russia – UNESCO, Biennale Iberoamericana di Design Madrid e numerosi incontri di design.La Sala Santa Rita è uno spazio polifunzionale di Roma Capitale dedicato alla promozione delle diverse forme dell’arte e della cultura. La Sala è all’interno di quella che era originariamente la Chiesa di Santa Rita da Cascia. L’edificio barocco a pianta ottagonale fu realizzato su progetto di Carlo Fontana intorno al 1665 ai piedi del Campidoglio sui resti della chiesa di S. Biagio de Mercato, risalente al XII secolo. Nel 1928 la piccola chiesa venne smontata durante i lavori di demolizione degli edifici che erano addossati al colle capitolino, per la costruzione della via del Mare, oggi via Luigi Petroselli e solo negli anni dal 1938 al 1940 fu ricostruita nella collocazione attuale.INAUGURAZIONE:28 febbraio 2025, ore 18.00Luogo: Sala Santa Rita, Via Montanara 8, RomaSaranno presenti l’artista Coco Cerrella, il Direttore di ISIA Roma Design Tommaso Salvatori eDaniela Piscitelli, socio onorario AiapORARI DI APERTURA AL PUBBLICO:Dal 28 febbraio al 7 marzo 2025Orario: lun / ven: 11:00 – 19:00La mostra è gratuita e aperta al pubblico.Info: culture.roma.it