Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini frena ancora sull’idea di schierare truppe europee di interposizione in Ucraina. Che il presidente francese Emmanuel Macron ha sostenuto anche nel faccia a faccia con Donald Trump alla Casa Bianca. «Parlare oggi di mandare soldati italiani in terra di guerra non ha senso, non mi esercito neanche a dire chi e come. Prima Putin e Zelensky devono deporre le armi e poi ragioneremo di tutto», afferma il leader della Lega. Quanto alla spesa militare «si può aumentare, ma l’ultima cosa che faccio è tagliare la spesa sanitaria per aumentare la spesa militare. O è tutto fuori dal pacchetto dei vincoli europei, e allora è un altro paio di maniche, ma se devo decidere se investire in ospedali, scuole o carri armati è banale dire che l’ultima delle scelte è quella dei carri armati», sottolinea Salvini, che fa inoltre sapere di essere contrario un esercito comune europeo. «Se mettessimo una von der Leyen a capo di un esercito comune europeo, dura venti minuti e poi si arrende. Quindi assolutamente sono contrario ad una ipotesi di questo tipo», precisa il ministro del governo Meloni, rispondendo alla stampa estera. «Se l’Europa è quella che ha portato al collasso interi settori produttivi, l’ultima delle cose intelligenti fare è mettere in piedi una difesa comune, un esercito comune europeo. Sarebbe un disastro, visto che quello che tocca Bruxelles in tanti campi va a fallire, preferisco degli Stati nazionali forti che investono», conclude. In sostanza, la Lega predica «cautela». Un invito che Salvini accompagna anche con lodi a Donald Trump. «Se dopo tre anni di guerra e morti, si ipotizza un dialogo tra Russia e Ucraina il merito non è sicuramente dell’Europa ma di Trump».La linea della maggioranzaAnche nella giornata di ieri – martedì 25 febbraio – Salvini ha allontanato l’ipotesi di inviare soldati italiani in un territorio di guerra. «Nessuno ci ha chiesto neanche un soldato. Quando ce lo chiederanno ne parleremo – ha spiegato -. Noi abbiamo già migliaia di soldati italiani in giro per il mondo, prima di mandarne altri sarei molto cauto». Lo scenario – che si ragiona in ambienti di maggioranza – sarà più chiaro il 6 marzo, quando è in programma il Consiglio europeo straordinario proprio sull’Ucraina e sulla difesa europea. Per la premier Giorgia Meloni non sarebbe «la soluzione più efficace», spiegano da Palazzo Chigi, dove si valuterebbe invece «una missione internazionale sotto l’egida dell’Onu in un contesto di pace». La “disponibilità” italiana a questo scenario è confermata anche dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.Foto copertina: ANSA / GIUSEPPE LAMI | Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nella sede della Regione Lazio durante un convegno sul Decreto salva casa, Roma, 13 febbraio 2025L'articolo Salvini contro i soldati europei in Ucraina: «Parlarne ora non ha senso. Von der Leyen capo militare? Ci arrendiamo in 20 minuti» proviene da Open.