Dopo quasi cinquanta anni di lotta clandestina, il leader curdo Abdullah Öcalan attualmente recluso in isolamento nelle carceri turche ha lanciato un appello storico richiamando lo scioglimento del Pkk e la fine della resistenza armata del popolo curdo contro il governo turco. Una mossa non inaspettata da tutta la comunità curda sparsa per il mondo che da circa tre mesi segue con attenzione l’avvio del dialogo con le autorità governative guidate da Erdogan. Per Yilmaz Orkan, coordinatore dell’Uki Onlus, ufficio di informazione del Kurdistan in Italia è una buona notizia. Però ci tiene a sottolineare: “Non porrà fine alla lotta del popolo curdo che invece proseguirà su un terreno più pacifico e parlamentare”.