È morto all’età di 88 anni Boris Spasskij, considerato una leggenda vivente nel mondo degli scacchi, specie in Russia. Spasskij, cittadino anche francese, è stato campione del mondo dal 1969 al 1972 e otto volte medaglia d’oro alle Olimpiadi degli scacchi. La sua celebrità è dovuta però soprattutto alla partita giocata in piena Guerra fredda contro l’americano Robert James Fischer, nota come “sfida del secolo”. In palio c’era il titolo mondiale del 1972. Il match si disputò in campo neutro: a Reykjavík, in Islanda. Vinse l’americano, e quella di Spasskij fu una sconfitta anche dal pesante sapore politico. Resta intatta però la sua fama di superlativo scacchista. «Se n’è andato un grande personaggio, generazioni di giocatori di scacchi hanno studiato e studiano i suoi giochi e il suo lavoro. È una grande perdita per il Paese», ha detto il presidente della Federazione scacchistica russa, Andrei Filatov, nel dare notizia della morte dell’88enne. L'articolo Morto a 88 anni Boris Spasskij, re degli scacchi. Giocò (e perse) la «sfida del secolo» contro l’americano Robert Fischer – Il video proviene da Open.