È sicuramente molto affascinante la teoria del pendolo elaborata da Marina Berlusconi nell’intervista di qualche giorno fa sul Foglio, secondo cui dai danni prodotti dall’estremismo di una parte politica ne consegue un estremo rimedio proposto da uno schieramento estremista opposto. È vero, questa è una tendenza pericolosa e decisamente attuale. I presupposti sono quasi sempre gli stessi: una forte insoddisfazione popolare che finisce per diventare esasperazione.È quello che succede quando chi governa non riesce a dare una risposta ai problemi che il popolo sente più prioritari: questi problemi si ingigantiscono e portano la gente a votare con la pancia, e chi meglio arriva alla pancia della gente vince le elezioni. Uscire da questo circolo vizioso è difficile, oggi lo vediamo chiaramente con l’immigrazione irregolare: l’intolleranza per i mussulmani è ai massimi storici. Marina Berlusconi ammette che si tratta di un problema epocale, oggi infatti chi non promette il pugno duro con i clandestini non vince alle urne, non si può più prescindere da questo. L’esempio perfetto lo troviamo in Germania, con il grande risultato di Afd che ad ogni attentato di matrice islamica guadagna consensi: è l’inevitabile conseguenza a cui è destinata l’Europa se non si pone una pezza al problema islamista.Solamente dopo questo si può parlare di integrazione, prima di ciò risulta complicato: il disagio causato da chi viene qua illegalmente reca un pregiudizio che è difficile da scardinare anche nei confronti di chi si trova legittimamente nel nostro Paese. Poi certo, per chi ha diritto di stare in Italia e costituisce una risorsa per il nostro Stato è giusto che vengano adottate delle politiche che rendano efficiente l’integrazione, senza regalare la cittadinanza, che va meritata, ma senza neanche renderla un’utopia per motivi ideologici.La presidente di Fininvest ha poi mosso delle critiche importanti nei confronti di Trump, a partire dalle foto dei migranti in catene, le ritiene intollerabili e le definisce una “istituzionalizzazione della crudeltà”, ed è vero, sono sicuramente delle immagini aberranti, ma il fine va trovato nella deterrenza non in una compressione della dignità dei clandestini, il mezzo è sicuramente opinabile, ma vedremo se sarà efficace. Le critiche più importanti, però, le ha mosse sulla risoluzione del conflitto in Ucraina: il negoziato avviato da the Donald sembra implicare la resa di Kiev e la vittoria di Mosca, un modo frettoloso e maldestro di chiudere il conflitto dopo quasi tre anni dall’invasione, e ora che l’appoggio degli americani sembra venir meno l’Europa più che mai dovrebbe mostrarsi unita per poter dire la propria, ma accade l’opposto. Marina Berlusconi si è mostrata particolarmente scettica nei confronti dei primi passi dell’amministrazione Trump, e sembra invitare il centrodestra a non seguire le stesse orme lasciate dal tycoon, un monito a spostarsi più verso il centro che verso il Presidente degli Usa.Meloni si trova in una posizione ostica, da una parte è l’unica in Europa ad avere un rapporto privilegiato con Trump, dall’altra questo rapporto rischia di creare delle frizioni con l’Unione Europea, dalla quale non si può prescindere, dice bene l’imprenditrice quando afferma che “la vera sovranità è saper rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini e non può esserci sovranità nella solitudine”, però questa Europa va cambiata, perché il mondo che la circonda sta cambiando, repentinamente, e di questo passo l’Ue rischia di diventare un alleanza sconveniente.Massimiliano Bertagna, 24 febbraio 2025Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis)L'articolo Se il popolo è insoddisfatto poi vota gli estremi proviene da Nicolaporro.it.