“Uno dei due mi parlava in arabo”: entrano nello spogliatoio dell’arbitro 17enne e provano a corromperlo – Domeniche Bestiali

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Linguaggi, codifica dei segnali e relativa comprensione. Nelle domeniche bestiali la lingua è pressoché universale: le mazzate, perlopiù, il panino con la mortadella sugli spalti, la birra, gli insulti e giù di lì. È chiaro che però tutto è equivocabile, anche l’inequivocabile, e quindi un gesto fisico può essere interpretato in maniera completamente opposta a quel che vuole significare realmente, un’offerta idem. Poi c’è invece chi resta coerente e, pur avendo l’occasione di chiarire, preferisce ribadire che dalla bestialità non ci smuove solo per convenienza: d’altronde “ci si siede dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati perché almeno lì si mangia”.ALMENO LÌ SI MANGIAEh sì, partiamo dalla fine e dalle poche certezze delle domeniche bestiali: il cibo. Che sia pane e mortadella o gli arrosticini, che sia la parmigiana di melanzane o il peperone imbottito, si sa: nelle domeniche bestiali si mangia. Perciò la decisione del Manchester United di chiudere la mensa per i dipendenti, fornendogli solo frutta, zuppe o pane, può essere accolta solo in un modo da questa rubrica: invitando i dipendenti dei Red Devils a ricollocarsi nelle squadre dilettantistiche italiane o almeno a venire a vedere le partite che di sicuro a stomaco vuoto non resteranno.RIBADIRE I CONCETTI“A brigante: brigante e mezzo”, un vecchio detto pertiniano suggeriva di non desistere di fronte ad avversari poco leali, poco corretti, poco istituzionali. Il problema è che è soggettivo stabilire la liceità dei metodi degli avversari, specie se l’avversario in questione è l’arbitro. E dunque si rimane coerenti di fronte alle supposte angherie, come ha fatto il mister del Cbs Scuola Calcio (Eccellenza Piemonte) Mario Emanuele Gatta: “Espulso al termine della partita per aver protestato in maniera eccessiva ed offensiva nei confronti dell’arbitro per l’espulsione del proprio giocatore (comminata per espressione blasfema), bestemmiando a propria volta”. Insomma, a bestemmia, bestemmia e mezzo.SPOGLIATOIO O SUK?Incredibile il caso che viene segnalato sempre in Piemonte, nel Campionato Under 19, con la multa da 200 euro al Città di Cossato perché: “Per aver consentito, prima dell’inizio della gara, l’ingresso alla zona degli spogliatoi a due soggetti non identificati e non autorizzati, in quanto non presenti in distinta, i quali si presentavano nello spogliatoio assegnato all’arbitro (che in quel momento era intento a controllare i documenti), cercando di corromperlo. Nello specifico, il direttore di gara (un ragazzo di 17 anni, ndr) segnala nel proprio referto che una di queste due persone gli si rivolgeva parlando in arabo (probabilmente nell’intento di non far comprendere a terze persone, al di fuori dell’arbitro, cosa dicesse), chiedendogli di favorire la Società Cossatese in cambio di una ricompensa”. La società, in ogni caso, si è dichiarata totalmente estranea ai fatti.QUA LA MANOL’espressione dell’assistente arbitrale dell’ultima gara del Bohemian Fc, club di massima divisione irlandese, di fronte al gesto di un calciatore della squadra di casa dovrebbe essere la faccia d’ordinanza delle Domeniche Bestiali. Mentre si stava per operare un cambio, il quarto uomo ha posto la mano davanti al calciatore subentrante, gesto consueto per dare l’alt, per impedire l’ingresso in campo prima dell’uscita del giocatore sostituito. Il calciatore subentrante però, forse emozionato, ha scambiato il gesto per una sorta di “in bocca al lupo”, afferrando la mano dell’assistente e stringendogliela: meravigliosa l’espressione del quarto uomo.L'articolo “Uno dei due mi parlava in arabo”: entrano nello spogliatoio dell’arbitro 17enne e provano a corromperlo – Domeniche Bestiali proviene da Il Fatto Quotidiano.