La lotta al cambiamento climatico è una questione di sicurezza, prosperità e democrazia

Wait 5 sec.

di Bruno MolaIl rapporto del servizio federale d’intelligence tedesco, pubblicato mercoledì scorso, lancia un allarme inequivocabile: il cambiamento climatico rappresenta una minaccia esistenziale per l’Europa. Il riscaldamento globale non è solo una crisi ambientale, ma una sfida diretta alla stabilità economica, politica e sociale del continente. Gli impatti della crisi climatica stanno già aumentando i costi per le imprese, esacerbando le disuguaglianze tra gli Stati membri e minacciando la coesione dell’Unione Europea.Secondo il rapporto, le aree più colpite, come il Sud Europa, soffriranno di siccità più frequenti, crisi agricole e ondate migratorie sempre più difficili da gestire. Inoltre, le difficoltà economiche e l’insicurezza alimentare potrebbero alimentare tensioni interne, creando un terreno ancora più fertile per populismi e movimenti estremisti.Già alcuni mesi fa, il rapporto sulla sicurezza europea, commissionato da Ursula Von der Leyen a Sauli Niinistö, ex Presidente della Finlandia, aveva sottolineato che il cambiamento climatico agisce come un moltiplicatore di instabilità globale, aggravando conflitti, innescando migrazioni forzate e aumentando la competizione per risorse essenziali come acqua e cibo. La sicurezza europea, dunque, dipende sempre più dalla nostra capacità di mitigare il cambiamento climatico e di adattarci alle sue conseguenze in modo strategico.Tuttavia, il movimento per il clima ha subito una battuta d’arresto negli ultimi anni, frenato da nuove priorità legate alla guerra in Ucraina, alla crisi energetica e all’inflazione. Per ritrovare slancio, è necessario un cambio di paradigma: dobbiamo passare dall’azione climatica come imperativo morale all’azione climatica come imperativo pratico. Il messaggio centrale deve essere chiaro: la lotta al cambiamento climatico è una questione di sicurezza, prosperità e democrazia. Senza una decarbonizzazione accelerata, l’Europa diventerà sempre più vulnerabile alle crisi geopolitiche, economiche e sociali.Il dibattito sulla transizione energetica e la competitività europea dimostra che l’Ue deve coniugare decarbonizzazione e sviluppo industriale. Come suggerito recentemente da Pisani-Ferry, Tagliapietra e Tubiana, su Politico, il Clean Industrial Deal rappresenta un’opportunità per rafforzare la sicurezza energetica e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, ma richiede investimenti ingenti e un quadro normativo stabile. Indebolire le politiche climatiche sarebbe un errore fatale: il futuro dell’Europa dipende dalla sua capacità di guidare la transizione ecologica e sfruttarne i benefici.In un mondo alimentato dai combustibili fossili e 3 gradi più caldo, non c’è spazio per la sicurezza, la prosperità e la democrazia. I paesi europei devono agire ora, con determinazione, per costruire un futuro resiliente e sostenibile, o, più semplicemente, per continuare a esistere.Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!L'articolo La lotta al cambiamento climatico è una questione di sicurezza, prosperità e democrazia proviene da Il Fatto Quotidiano.