C’è puzza di censura. La verifica dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia – quindi del ministero dell’Istruzione e del Merito – sulla correttezza della diffusione del testo La più bella del mondo in una scuola di Buccinasco è assurda, grave, incoerente. La “colpa” di questo libro – donato dal sindaco della città agli studenti (ce ne fossero di amministrazioni che regalano libri!) è che sia scritto da Walter Veltroni, giornalista, scrittore, regista, politico. Un “post comunista” secondo il deputato leghista Rossano Sasso; “il miglior alleato di Berlusconi”, a detta di Beppe Grillo; il principale responsabile – a detta di Giulietto Chiesa – della sconfitta della Sinistra nel 2008.Ma andiamo oltre la figura dell’ex sindaco di Roma. Facciamo una precisazione: il libro contestato da un consigliere comunale leghista di Buccinasco (che manco merita la citazione del nome per non fargli dono della propaganda) è stato scritto con Francesco Clementi che è professore ordinario di diritto pubblico italiano e comparato all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.Detto questo, cosa ci sarebbe di così terribile in queste pagine da far scattare una “verifica” dell’Usr pubblicizzata con comunicato stampa di viale Trastevere? Il testo rispecchia a pieno titolo proprio le nuove linee guida sull’educazione civica del ministro Giuseppe Valditara che nel documento scrive: “Le Linee guida, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 1 della Legge, mirano innanzitutto a favorire e sviluppare nelle istituzioni scolastiche la conoscenza della Costituzione italiana – riconoscendola non solo come norma cardine del nostro ordinamento, ma anche come riferimento prioritario per identificare valori, diritti, doveri, compiti, comportamenti personali e istituzionali finalizzati a promuovere il pieno sviluppo della persona e la partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese – nonché delle istituzioni dell’Unione Europea”.Nelle linee guida si cita “Rispettare ogni persona, secondo il principio di uguaglianza e di non discriminazione di cui all’articolo 3 della Costituzione. Riconoscere, evitare e contrastare forme di violenza e bullismo presenti nella comunità scolastica” e l’autore del libro ci parla di Simona, che si innamora di una donna e che ha a che fare con un “signore” che picchia lei e la sua ragazza perché le vede baciarsi.Nelle linee guida si dice “Conoscere la storia della comunità locale, nazionale ed europea” e Veltroni ce la racconta parlando di Vittorio e di Ada, una staffetta partigiana.Nelle linee guida si chiede ai docenti di “Conoscere le varie forme di criminalità, partendo dal rispetto delle regole che ogni comunità si dà per garantire la convivenza. Conoscere la storia dei vari fenomeni mafiosi, nonché riflettere sulle misure di contrasto. Conoscere il valore della legalità” così nel testo si parla di Pio La Torre che da bambino per andare a scuola metteva le uniche scarpe che aveva, quelle della zia.E potrei continuare a lungo citando le linee guida e le storie raccontate da Veltroni. Il deputato Sasso dice che “Siamo dinanzi all’ennesimo tentativo di indottrinamento da parte della sinistra nei confronti di bambini piccoli. Urge una legge sul consenso informato che vieti espressamente qualsiasi iniziativa extracurriculare senza il consenso dei genitori”. Il leader della Lega, Salvini: “Gravissimo che un primo cittadino entri nelle scuole per regalare a dei ragazzi di 10 anni (senza il consenso dei genitori) dei libri orientati politicamente che trattano, tra l’altro, temi che non dovrebbero entrare nelle aule scolastiche”.Credo che semplicemente non l’abbiano letto. Nulla di più. Interventi davvero di bassa Lega.L'articolo A scuola il libro di Veltroni sulla Costituzione: nella verifica del ministero c’è puzza di censura proviene da Il Fatto Quotidiano.