AGI - Il governo è ancora al lavoro sulle risorse per varare il Dl Bollette. Slitta da domattina a venerdì 28 febbraio alle 10 il Cdm chiamato a varare il provvedimento pensato per aiutare le fasce di reddito più deboli ad attutire il peso delle oscillazioni del mercato. Nella stessa seduta del Cdm è atteso anche il Ddl sul nucleare atteso da alcune settimane.Oggi ci sarebbe stata una riunione dei tecnici dell'esecutivo sul provvedimento e al momento resterebbe il nodo della copertura finanziaria. Sulla carta le misure allo studio dovrebbero costare più di tre miliardi, mancherebbe all'appello - spiega una fonte - ancora poco meno di un miliardo, ma l'obiettivo dell'esecutivo sarebbe quello di licenziare delle norme più corpose in maniera che l'impatto nei confronti delle famiglie e delle imprese possa essere maggiormente significativo.Sarebbe stata la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni a dare l'input di definire al meglio il provvedimento ed eventualmente di aumentare maggiormente i fondi per mettere in campo un testo incisivo. Tra le ipotesi al vaglio ci sarebbe un possibile ampliamento fino a 15 mila euro di Isee del bacino di utenza del bonus sociale per disagio economico. Attualmente il sostegno viene concesso per 12 mesi, su una sola fornitura per ogni tipo di servizio (elettrico, gas e idrico), al cittadino o al nucleo con Isee non è superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico (20.000 euro quelle numerose con almeno 4 figli a carico).Per il 2025 il bonus elettrico annuo prevede 167,90 euro per i nuclei da 1-2 componenti a salire fino a 240,90 euro per le famiglie numerose con oltre 4 componenti. Al vaglio anche possibili aiuti alle imprese. Non è la prima volta che l'esecutivo si trova a intervenire per un sostegno sul costo delle bollette.Nella manovra per il 2023, pochi mesi dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, con la successiva corsa al rialzo del prezzo dell'energia, era stata disposta una modifica del bonus sociale alzando a 12mila la soglia Isee (allora fissata a 8.265 euro) con il riconoscimento di 3,8 milioni di bonus elettrici e 2,4 milioni di bonus gas.Il nodo delle risorse è stato al centro di tutti gli ultimi provvedimenti di politica fiscale ed economica. È lo stesso che tiene in standby da due mesi il ritocco all'aliquota Irpef del ceto medio dal 35 al 33%. Ragionamento analogo ha riguardato anche il provvedimento sulla pace fiscale presentato dalla Lega con la proposta di rottamazione luna con 120 rate in 10 anni.Per il primo servono almeno 2,5 miliardi, per il secondo manca ancora una quantificazione complessiva. Oggi intanto anche il Pd, con la segretaria Elly Schlein, ha lanciato due proposte sul caro energia. La prima prevede di "disaccoppiare il prezzo de quello del gas", visto che "oggi a fare il prezzo dell'energia in Italia è quello del gas che è la fonte più cara. Alcuni paesi sono intervenuti in questo senso".La seconda proposta riguarda "l'acquirente unico pubblico per ottenere prezzi dell'energia più bassi". Questi prezzi dell'energia, sottolinea la segretaria Dem, "le famiglie e le imprese li pagano più volte. Ci rivolgiamo anche alla maggioranza perché si possa fare insieme".La Confcommercio rileva che per le imprese la bolletta elettrica di gennaio "registra una crescita media del 24% rispetto a gennaio 2024 e del 56,5% rispetto al 2019". Aumenti anche per il gas "con un +27% rispetto all'anno scorso e +90,4% rispetto al 2019". L'andamento dei prezzi delle bollette energetiche, a partire da quelle del gas, "si è stabilmente ancorato alla fascia alta di quella banda che avevamo immaginato", adesso però "ci avviciniamo alla primavera in cui di solito un po' di ristoro c'è e quindi teniamo monitorato come va la situazione", commenta il presidente di Arera, Stefano Besseghini.