Trump nega la veridicità dei risultati della scienza: è in corso una battaglia contro la realtà

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L’AAAS (American Association for the Advancement of Science) è la più grande società scientifica del mondo, e la sua rivista, Science, è la più autorevole rivista scientifica del mondo, assieme a Nature. Entrambe le riviste stanno pubblicando articoli allarmati sulla politica del nuovo governo Usa nei confronti della scienza. Trump era presidente durante la pandemia e arrivò a consigliare, durante una conferenza stampa, un rimedio efficace al quale gli scienziati, quei cretini, non avevano pensato. Se il virus si distrugge con i disinfettanti… come mai quei geni non hanno pensato di iniettare i disinfettanti nel circolo sanguigno?Anthony Fauci, un luminare della virologia, era presente e fece una faccia inequivocabile. Poi ci furono molte acrobazie dialettiche per spiegare che il Presidente non stava consigliando l’iniezione di disinfettanti: era stato frainteso. Tornato alla presidenza, Trump ha iniziato una battaglia contro la scienza. E sta licenziando migliaia di scienziati federali, denunciano Science e Nature. L’ex presidente dell’Università di Princeton, Shirley Tighman, parla di tragedia nazionale.Trump nega la veridicità dei risultati della scienza. La comunità scientifica statunitense è all’avanguardia in tutti i campi, e gli Usa hanno sempre investito moltissimo in ricerca scientifica e tecnologica. Non conosco scienziati statunitensi che neghino il cambiamento climatico e l’efficacia dei vaccini. I pochi che lo fanno non pubblicano articoli scientifici (sarebbero rigettati dalle rivista perché non sostanziati da evidenze) ma divulgano i loro deliri su pagine web. Se la comunità scientifica Usa è la prima al mondo, la popolazione statunitense non è alla sua altezza. Ci sono moltissimi fanatici religiosi, e moltissimi negano l’evoluzione, il cambiamento climatico, l’efficacia dei vaccini. Tutti campi in cui gli Usa hanno dato contributi essenziali.C’è quindi una netta dicotomia tra il “popolo” e la comunità scientifica. Il “popolo” ha votato per un negazionista perché si riconosce nelle sue posizioni. Come avviene anche da noi, gli scienziati sono accusati di essere “ideologici” da chi confonde le ipotesi con le teorie, le idee con i fatti, accusando altri delle proprie tare cognitive. La comunità scientifica statunitense, ai tempo di Bush padre alla Casa Bianca, decise di intraprendere una campagna di sensibilizzazione dei politici alle questioni ambientali. La campagna ebbe grande successo: dopo Bush arrivò Clinton e il suo vicepresidente (Al Gore) sposò in pieno la causa ambientalista, vincendo per questo, nel 2007, sia il premio Oscar sia il premio Nobel, assieme all’Ipcc, il panel intergovernativo sul cambiamento climatico. Però Gore si presentò alle elezioni, e fu sconfitto da Bush figlio.Convincere i politici non basta… bisogna convincere chi li sceglie: i cittadini che vanno alle urne. Non è un caso che Trump abbia vinto grazie all’appoggio di magnati dei media, che si sono “spesi” molto per propagandare le sue “verità alternative”. La pochezza dell’offerta politica dei democratici, prima con un inconsistente Biden, fautore di guerre, e poi con una tardiva Harris (una pezza sullo strappo del ritiro di Biden), ha dato una bella spinta alla vittoria di Trump.A proposito di Ipcc, Trump vuole ritirare gli Usa dal panel sul cambiamento climatico e ha lanciato lo slogan Drill, baby, drill per osannare la ricerca di petrolio: i combustibili fossili sono una benedizione. Drill vuol dire trivella. I dati dell’Ipcc e di tutta la comunità scientifica sono solo una “credenza” e uno può legittimamente “credere” a verità alternative, spacciando per verità delle falsità evidenti a chi sa leggere i dati. Ma la stragrande maggioranza della popolazione non capisce quel che legge, proprio come in Italia. I ricercatori e i prof. universitari sono accusati di essere di sinistra: basta non essere d’accordo con i deliri di certa destra e si è subito tacciati di comunismo e di ideologismo.Stiamo rapidamente tornando ai tempi dell’Inquisizione e di Galileo, messo sotto processo per le sue scoperte. All’epoca si correvano rischi per la propria pelle, come Giordano Bruno capì in modo “bruciante”, ora si rischia solo il lavoro. Licenziare è molto facile, negli Usa. E i rubinetti dei finanziamenti si possono chiudere molto facilmente. Lo stesso sta succedendo in Italia, con la riduzione dei budget delle università. Chi va in pensione non viene rimpiazzato, perché i tagli impediscono nuove assunzioni. È per questo che i nostri giovani laureati se ne vanno. Ne conosco diversi in Usa, ma ora possiamo stare tranquilli, non emigreranno più negli States. E la stessa cosa sta avvenendo nel Regno Unito. È in corso una lotta delle destre contro la scienza. E pare che la sinistra non lo trovi poi così preoccupante. Il centro, ovviamente, non sta né di qua né di là. Intanto Musk prepara il balzo che ci porterà su Marte, reso abitabile da qualche esplosione nucleare. Una proposta simile a quella di Trump per curare il Covid.La battaglia contro la realtà è in pieno corso. Non ci possono essere dubbi che vincerà la realtà, resta il problema di far capire la pericolosità di queste scelte a un numero significativo di votanti: una missione apparentemente impossibile. Ci ha provato Francesco, con le sue Encicliche, ma non stanno a sentire neppure lui, figuriamoci gli scienziati!L'articolo Trump nega la veridicità dei risultati della scienza: è in corso una battaglia contro la realtà proviene da Il Fatto Quotidiano.